Sacchetti di immondizia, casse di legno e residui di carne in decomposizione. Il panorama offerto ai turisti dalla centralissima via Tommaso Cannizzaro
MessinAmbiente ha ripulito i percorsi turistici ma, in alcuni casi, la frittata era già fatta. E' la rabbia di un cittadino che ci consegna una foto poco degna della nostra città e delle potenzialità di cui essa dispone. Cassonetti stracolmi di immondizia, sacchetti dai mille colori affastellati l'uno sull'altro a formare montagnole dalle mefitiche esalazioni, cassette di legno e – così riferisce Fabrizio Basile – anche pezzi di carne in decomposizione nella centralissima via Tommaso Cannizzaro. Uno scenario già di per sé triste che acuisce ancor più lo sgomento laddove si trasforma nell'ingrato biglietto di presentazione per turisti e croceristi che quotidianamente usufruiscono del percorso escursionistico effettuato dai bus turistici. Il fotogramma è un pezzo di realtà, quella meno accattivante, che la nostra città propone, una realtà alla quale, forse, contribuiscono in parte, al di là dei disservizi e delle lentezze degli apparti burocratici, anche gli stessi cittadini con la loro eccessiva libertà nello sbarazzarsi di rifiuti ingombranti e difficilmente smaltibili alla bell'e meglio, in spregio ai principali dettami di convivenza civile e fors'anche a quelli normativi. Un'accusa, quella del nostro lettore, che vede gli stessi messinesi artefici in gran parte del loro stesso destino, svantaggiati da una città che essi stessi concorrono ad affossare. (Sara Faraci)
Il problema è che scene simili non ci sono solo quando non viene fatta la raccolta!
vorrei sapere quanti dei signori che affacciano su quella strada pagano la tarsu ?
dove sono adesso i buddaci sostenitori di messina la più bella e civle città del mondo e che si arrabbiano quando qualcuno osa dire che più che una città è una fogna??
Questo ci meritiamo!
esattamente e in quell’angolo spessissimo !!
Riguardo alla foto dell’articolo in questione faccio notare alla gentile autrice dello scritto che non trattasi di via Tommaso Cannizzaro,bensì di viale Principe Umberto,il “curvone”tra il numero civico 61 A e B.
Abitando e lavorando in zona conosco il posto molto bene.
Dal 1998 ad oggi ho raccolto un archivio fotografico di questa discarica di più di cento foto. Trasmesse alla Procura della Repubblica,ai Governi di destra e di sinistra della città che si sono e succeduti e non ultimo a questa stessa testata e ad altri giornali.
Risultati dopo quindici anni? Nessuno,inutile perdere tempo!
Posso assicurare che la paghiamo tutti,purtroppo evidentemente non basta! Ci dicano cos’altro vogliono per liberarci dalla spazzatura che in verità in quel posto viene anche lasciata da passanti non residenti senza che nessuna autorità intervenga.
Messina è bella, anzi bellissima. E’ quella parte equamente divisa tra cittadini ignoranti, commercianti opportunisti e chi la denigra che l’affossa.
In parole povere è la cittadinanza, in ogni sua componente, che sta rovinando questo territorio meraviglioso, purtroppo non apprezzato e curato proprio da chi ci vive.
Onore a chi difende e ama Messina!
Il problema è la città sporca????…. Sono molti cittadini ed anche le istituzioni locali e regionali che non sono all’altezza della città.
Messina ha le sue belle piazze, i palazzi storici, i panorami straordinari, le chiese… molti prodotti tipici locali da degustare….ect….tanto, tantissimo…. La città offre molto…se si vogliono cogliere molti frutti si deve avere cura, rispetto ed amore…..Molti messinesi sanno solo lamentarsi dei loro stessi comportamenti.
Non è la città a produrre ed accumulare monnezza ma i cittadini….mentre le istituzioni dovrebbero evitare i problemi di accumulo dei rifiuti che la città subisce in questi giorni con una raccolta puntuale……
Il presepe e bellissimo…i pastori rovinano il presepe…..con le azioni e con la lingua.
Vergogna!!! costi elevati sulle spalle dei cittadini, manteniamo il consiglio di amministrazione e i dipendenti in sopranumero. A tutto questo, si aggiunge il mancato spazzamento delle strade, dove addirittura ci sono strade che in un anno, vengono spazzate al massimo dieci volte. E’ ora che la Procura della Repubblica indaghi sul servizio gestito dalla società Messinambiente.
Dovrebbe farsi una vacanza ogni tanto, neanche troppo lontano. Giusto per capire cosa vuol dire civilta’
E lei prima di esprimersi dovrebbe sforzarsi a capire cosa scrivono le persone. Non ho scritto che Messina è una città civile, bensì l’esatto contrario. Ho, infatti, affermato che è il cittadino che la distrugge con il suo menefreghismo.
Proprio perché ho viaggiato molto mi sento di poter affermare, senza paura di smentita, che il territorio messinese è bellissimo ed un unico nel suo genere.
Le ripeto, spero che la prossima volta che si prenderà la briga di rispondere ad un commento prima si occupi di leggerlo con attenzione e magari capire cosa c’è scritto.
Ormai siamo abituati a vedere il problema della spazzatura in strada in citta’quali Palermo,Catania,Enna ed altri centri piu’ o meno noti ed e’ evidente che il sistema ATO non ha funzionato in tutta la Sicilia,i costi sono aumentati sia per i cittadini che per i Comuni ed il risultato e’sotto gli occhi di tutti.Bisogna cambiare e riportare il tutto per avere un servizio ottimale e piu’ economico.C’e’ da dire comunque che a Messina, anche in periodi non di emergenza,non e’ che la pulizia sia un fiore all’occhiello della Citta’,ci sono si’ i cassonetti vuoti ma tutto intorno e’ lasciato a se stesso.Ci sono strade e piazze che non hanno mai visto l’intervento di un operatore,ai quali bisognerebbe anche fare un corso per saper usare la ramazza,perche’ e’ chiaro che non sanno e non hanno neanche voglia di “scopare”!