Sì agli ispettori ambientali. Bufera sui dirigenti. De Luca: "Molti sono capre ignoranti"

Sì agli ispettori ambientali. Bufera sui dirigenti. De Luca: “Molti sono capre ignoranti”

Francesca Stornante

Sì agli ispettori ambientali. Bufera sui dirigenti. De Luca: “Molti sono capre ignoranti”

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giovedì 20 Febbraio 2020 - 13:56

Dopo mesi di attese e polemiche ieri il consiglio comunale ha votato sì all'istituzione degli ispettori ambientali. Ma la seduta ha fatto scoppiare la polemica del sindaco contro alcuni dirigenti

Messina avrà i suoi ispettori ambientali. Dopo mesi di attesa, polemiche in aula, delibere ritirate, braccio di ferro tra amministrazione e consiglio comunale, ieri l’aula ha chiuso il cerchio. Approvato il regolamento che istituirà la figura dell’ispettore ambientale, saranno volontari che opereranno al servizio del Comune per controllare il territorio, stanare gli incivili e contrastare le forme di inquinamento ambientale e abbandono dei rifiuti. Figure ritenute da sempre fondamentali per il sindaco De Luca, per l’assessore Dafne Musolino e anche per il presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo. Soprattutto per l’apporto che potranno dare in ottica raccolta porta a porta.

Da aprile ad oggi

Arrivare al traguardo però è stato tutt’altro che semplice. La delibera con il regolamento risale allo scorso mese di aprile. Iniziò il dibattito in commissione consiliare e poi in consiglio. A giugno però il colpo di scena: l’aula aveva cassato un punto che per l’amministrazione era imprescindibile: cioè eliminare la via preferenziale per le associazioni e le organizzazioni di volontariato già costituire, lasciando ai singoli cittadini la possibilità di candidarsi. Questo aveva suscitato una reazione forte dell’assessore Musolino che decise di ritirare la delibera per non ritrovarsi di fronte a un atto che sarebbe stato stravolto. 

Polemiche in aula

Sono trascorsi dei mesi di silenzio e di attesa. E dopo il “cambio di passo” il regolamento per gli ispettori ambientali è tornato in pista, impegnando in questi ultimi giorni il consiglio in lunghe sedute e non pochi momenti di aspro confronto. Anche a questa versione 2.0 il consiglio aveva presentato una ventina di emendamenti. Alcuni sono stati approvati, altri hanno innescato dure polemiche, come nel caso del parere del dirigente Ajello su uno emendamento che era stato presentato dai consiglieri del Pd Russo e Gennaro, prima negativo, poi contestato per mancanza di motivazioni tecniche e normative e poi cambiato all’ultimo momento. 

De Luca contro i dirigenti

Quanto accaduto in aula ieri ha mandato su tutte le furie De Luca che oggi torna con un pesantissimo attacco ai dirigenti comunali. «Buona parte dei nostri dirigenti comunali sono delle emerite capre ignoranti» dice senza mezzi termini De Luca. E chiede al Segretario generale di prendere gli opportuni provvedimenti, con specifiche direttive e proposte di modifiche al regolamento consiliare, per “stoppare il pascolo abusivo di alcuni dirigenti comunali che, per ignoranza o malafede, esprimono in merito agli emendamenti, pareri a condizione o in evidente contrasto con il complessivo provvedimento sottoposto all’esame del Consiglio comunale”. 

Gli “sfascisti”

«Questi signori – continua il Primo cittadino – costano circa 150 mila euro ciascuno e non possono permettersi di mortificare il lavoro dell’Amministrazione e del Consiglio comunale, con pareri sconclusionati e qualche volta pure in violazione di legge. È vergognoso quanto si è verificato in Consiglio comunale in occasione dell’esame e dell’approvazione della proposta di delibera per l’istituzione degli Ispettori ambientali, con pareri cambiati in aula anche in contraddizione con quelli già emessi: denotano irresponsabilità ed intenti sfascisti. Ora basta – conclude il Sindaco peloritano – abbiamo ridotto i dirigenti comunali da 23 a 9 ma se dobbiamo ridurli a 4 licenziandone altri 5 sono pronto perché la maggior parte di questi baroni lavora meno dei normali funzionari comunali ed il sabato e la domenica staccano pure il cellulare e si rendono irreperibili».

Insomma, dopo la seduta di ieri, l’amministrazione De Luca incassa il risultato positivo, che però ha tutto l’aspetto di un boccone amaro. La votazione ha portato all’approvazione del regolamento con numeri risicatissimi e quanto accaduto in aula rischia di avere strascichi pesantissimi.

Per quanto riguarda il regolamento, nonostante emendamenti e modifiche, questa volta il testo approvato non è stato stravolto rispetto a quelli che erano i progetti dell’amministrazione. 

Gli ispettori ambientali

“Nel giro di 18 mesi, la città di Messina ha quasi triplicato i dati della raccolta differenziata, confermando gli obiettivi del 46% e doppiando letteralmente le altre due città metropolitane siciliane, Palermo e Catania che sono ferme al palo. Questo ulteriore tassello degli ispettori ambientali –ha commentato De Luca – ci aiuterà ad innalzare ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata. Ringrazio i consiglieri comunali che hanno dimostrato grande senso di responsabilità rimanendo in aula per garantire il numero legale, oltre a chi ha votato favorevolmente la proposta di delibera del nostro brillante assessore Dafne Musolino.

Un plauso anche all’Assessore regionale, Alberto Pierobon: finalmente anche il comune di Messina si potrà avvalere dell’importante figura degli Ispettori Ambientali Comunali Volontari, nell’ambito della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e della tutela ambientale. Grazie anche a Messinaservizi Bene Comune, la società che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, sia per il lavoro che sta svolgendo che per aver messo in pratica le indicazioni dell’Amministrazione, facendo investimenti per oltre 15 milioni di euro, riorganizzando l’intero servizio”.

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