Si fermano i lavoratori di Caronte & Tourist "Area dello Stretto": sciopero di 8 ore il 26 maggio

Si fermano i lavoratori di Caronte & Tourist “Area dello Stretto”: sciopero di 8 ore il 26 maggio

Redazione

Si fermano i lavoratori di Caronte & Tourist “Area dello Stretto”: sciopero di 8 ore il 26 maggio

sabato 17 Maggio 2025 - 12:48

Le motivazioni di Rsu e sindacati

MESSINA – Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Uslac/Uncdim/Smacd, Federmar Cisal e Confintesa hanno proclamato insieme alla Rsu lo sciopero del personale di Caronte & Tourist “Area dello Stretto” per lunedì 26 maggio. Durerà 8 ore, dalle 9 alle 17.

Nel comunicato la Rsu ha spiegato le motivazioni che hanno condotto i lavoratori allo sciopero: “il mancato rispetto dell’accordo navi ai lavori siglato in data 7 ottobre 2024; mancate risposte in merito alla parziale retribuzione dei lavori disagiati; mancati passaggi del personale marittimo da Turno Particolare a CRL (Continuità di Rapporto di Lavoro); ferie del personale di stato maggiore; riconoscimento di un importo straordinario per approntamento delle navi giornaliere; mancata stipula delle liste di anzianità in considerazione delle certificazioni ed applicazioni delle navi a doppio ponte; rimodulazione unilaterale dell’assetto di lavoro impiegato nell’area dello stretto; mancato rispetto delle ore settimanali del personale di terra previsto dal CCNL.

Lo sciopero, è stato spiegato, “si rende necessario per ripristinare delle relazioni industriali sane. In questo senso, il ricorso al fondo Solimare per l’insabbiamento dell’approdo di Tremestieri ha rappresentato un inasprimento della tensione sociale. Si tiene, inoltre, a precisare che nel porto di Tremestieri, dopo l’insabbiamento che ha ridotto l’approdo ad un solo scivolo, continuano ad operare i soliti tre vettori (Bluferries, Meridiano e Caronte) ma l’unica ad aver effettuato richiesta al fondo Solimare è la Caronte & Tourist, effettuando una riduzione degli equipaggi. Tale decisione, crediamo non sia giustificata in quanto il flusso di mezzi commerciali si è soltanto spostato dal porto sopracitato alla rada San Francesco”.

Infine la Rsu ha contestato i numeri di produttività dell’anno 2024 “considera non giustificati in quanto lo strumento di analisi e misura risulta obsoleto e non congruo ai reali valori di giudizio, non rispettando inoltre le tempistiche previste dall’accordo per il confronto trimestrale sull’analisi del premio”.

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