Sì o no? Il dibattito tra Stretto di Messina e "Invece del Ponte"

Sì o no? Il dibattito tra Stretto di Messina e “Invece del Ponte”

Giuseppe Fontana

Sì o no? Il dibattito tra Stretto di Messina e “Invece del Ponte”

Tag:

venerdì 21 Giugno 2024 - 18:07

Il confronto nella commissione è durato quasi 5 ore e ha toccato temi tecnici, portando allo scontro e a toni accesi nel finale

MESSINA – Un lunghissimo confronto tra i tecnici e gli ingegneri della società Stretto di Messina spa e i professionisti indicati dal comitato “Invece del ponte“, intervenuti per chiedere risposte ad alcuni quesiti, criticità e problemi vari. Questo è quanto è stato organizzato dalla commissione Ponte presieduta da Pippo Trischitta. Gli ospiti sono stati, per la società Stretto di Messina spa gli ingegneri Valerio Mele, direttore tecnico del progetto, Giorgio Diana, Ezio Faccioli, Achille Devitofranceschi, Eugenio Fedeli e Angelo Papalia. Dall’altra parte, Guido Signorino e Sergio De Cola hanno presentato gli ingegneri Federico Mazzolani (in videocollegamento), Mario De Miranda, Santi Rizzo e Antonino Risitano.

Un lungo e dettagliato incontro, a tratti accesso, ma sempre basato su presentazioni, foto, slide, video e numeri, sfociato alla fine in rimostranze del fronte No Ponte e nello scontro continuo tra Risitano e Devitofranceschi. Con un “no” ancora più forte da parte dei no-pontisti. E la Stretto di Messina ha ribattuto: “Se non sono bastate cinque ore a convincervi non si può fare altro”.

Diversi i temi su cui ci si è confrontati. Nella prima parte, i toni sono rimasti tranquilli e si è parlato con serenità. A cominciare sono stati gli esponenti di “Invece del Ponte”, con l’ingegnere Rizzo a sottolineare che “il nostro è un approccio laico, siamo tutti ingegneri e amanti del ponte in quanto tale. La nostra lettura è senza pregiudizi, basata sul progetto del 2011. Siamo studiosi, non siamo tecnici no Ponte ma tecnici indipendenti che portano interessi generali. Vogliamo che se si farà sia affidabile e sicuro sopra il terreno e sopra il mare”.

La commissione è durata quasi cinque ore, con un dibattito acceso sui temi del salto dimensionale, con citazioni storiche a progetti dei vecchi ponti o a grattacieli e altre infrastrutture, ma anche della pendenza media, del rischio sismico, dei venti e dei cavi. Temi già trattati in altre sedute di commissioni, ma che hanno acceso il confronto arrivando anche alle polemiche. Da parte dei contrari al ponte, ad esempio, perché la gestione della commissione non ha permesso ai due fronti di avere lo stesso tempo per parlare. Una rimostranza legata soprattutto al lungo intervento dell’ingegnere Diana, arrivato dopo quasi due ore dall’avvio dei lavori. Il confronto sembra tutt’altro che chiuso e nessuna delle due parti, com’era ovvio che fosse, ha “convinto” l’altra della possibilità o dell’impossibilità della realizzazione dell’opera.

I lavori della commissione, intanto, proseguiranno. Il presidente Trischitta non ha escluso che si possa tornare in aula per un ulteriore dibattito tra pro e contro, tra Stretto di Messina spa e “No”Invece del Ponte”, proprio in virtù dei tanti temi da analizzare e del tempo che serve per farlo. E inoltre il capogruppo di “Con De Luca per Basile” ha parlato più volte di sopralluoghi da fare con la commissione sui luoghi in cui sorgeranno i cantieri.

Articoli correlati

7 commenti

  1. E questi esimi ingegneri a libro paga di Ciucci affermano che i milioni di metri cubi di acqua necessari per i cantieri li prenderanno dai pozzi cittadini. Credono di essere umoristici.

    10
    11
  2. Ma no, il progetto fa acqua da tutte le parti. Utilizzeranno quella: sarà un’ opera idroautarchica

    3
    4
  3. Dal momento che col discorso dell’altezza che impedisce il passaggio delle navi siete stati zittiti non da un SI’ PONTE ma dall’ammiraglio Martello (Ammiraglio Martello: “Nessuna nave in transito nel 2023 sarebbe stata impossibilitata a passare con il ponte”), adesso i NO PONTE si buttano su un nuovo argomento: l’acqua….
    Domani che sarà? l’aria che respirano gli operai o le sigarette che fumeranno che inquineranno il mare?
    Non capite la Sicilia stia restando indietro dicendo continuamente NO ad un’opera che in qualunque altra parte del mondo sarebbe già stata realizzata da decenni.
    PS. nel mondo esistono ben 5 ponti denominatI MESSINA STYLE… manca solo l’originale (fonte Alessandro Barison – Radio24)

    2
    2
  4. Come fa a crearsi uno stile da qualcosa che non esiste?

    2
    0
  5. X Zancle92: Si chiamano Messina Style proprio perchè nascono come copia del progetto del Ponte di Messina: mentre noi da una vita facciamo dibattiti, gli altri fanno i fatti copiando il progetto della nostra eterna incompiuta.
    I ponti sono i seguenti:

    1915 Çanakkale Bridge 2022 Turkey 2023 m
    Xihoumen Bridge 2009 China 1650 m
    Yi Sun-sin Bridge 2012 South Korea 1545 m
    Stonecutters Bridge 2009 Hong Kong 1018 m
    San Francisco – Oakland Bay Bridge 2013 USA 385 mbridge
    New Xihoumen Bridge 2026 China 1448 m

    Per maggiorni informazioni, leggi l’articolo:
    “I loro ponti” di MATTIA FELTRI su La stampa del 04 Aprile 2024.

    2
    2
  6. Tutti ponti molto più corti e quindi con minori problematicità

    1
    1
  7. Qual è il limite oltre il quale ci sono problematicità? C’è un calcolo matematico o si va a sensazione? L’ingegneria è matematica non sentimento o sensazione.
    Il più piccolo di quei ponti è 1000m circa, il più grande è più di 2000. Se in Turchia aveserreo ragionato come stai facendo tu, oggi lì mancherebbe un ponte e UN’ATTRAZIONE NOTA A LIVELLO MONDIALE

    1
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007