“Si resti arrinesci”. A Barcellona un incontro sull'emigrazione giovanile

“Si resti arrinesci”. A Barcellona un incontro sull’emigrazione giovanile

Salvatore Di Trapani

“Si resti arrinesci”. A Barcellona un incontro sull’emigrazione giovanile

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sabato 16 Novembre 2019 - 14:08

L’appuntamento è fissato per domenica 17 novembre. Tema principale della campagna “Si resti arrinesci” il contrasto all’emigrazione giovanile, il lavoro e la situazione economica siciliana.

Contrastare l’emigrazione forzata, in particolar modo quella giovanile. Questo l’obbiettivo della campagna “Si resti arrinesci”, protagonista di un incontro a Barcellona Pozzo di Gotto. Domenica 17 novembre, alle 17.00 presso il Parco Urbano Maggiore La Rosa, l’appuntamento che vedrà la partecipazione del movimento CinqueSei e dell’associazione Pro-Sicilia.

Fare rete per restare in Sicilia

Obiettivo principale sarà mettere in contatto i giovani, gli studenti, gli amministratori e le varie realtà del comprensorio per discutere sul diritto a restare in Sicilia. “Dopo La grande manifestazione del 25 ottobre –spiega Gianmarco Codraro, referente di Si resti arrinesci- la campagna non si è fermata e ha continuato a crescere. A decine contattano la pagina facebook e la mail della campagna per organizzare iniziative nel proprio comune e discutere di proposte concrete. E infatti dopo Barcellona, il 22 novembre saremo ad Agrigento e poi a Partanna, a Ragusa e a Trapani”.

“Chi rimane, riesce”

La campagna “Si resti arrinesci” nasce grazie all’impulso di tanti giovani studenti, di docenti, associazioni e gruppi locali potendo contare anche sulla partecipazione del “movimento delle valigie di cartone” di padre Antonio Garau.

La scelta dello slogan non è casuale, strizza invece l’occhio al più conosciuto detto “cu ‘nesci, arrinesci” ovvero “chi esce, riesce”. Un modo di dire spesso utilizzato per affermare che chi lascia la propria terra, il sud, riuscirà a fare fortuna. “Si resti arrinesci” indica invece l’esatto opposto, se rimani riuscirai ad avere successo. Un messaggio semplice che, tuttavia, racchiude l’essenza dell’iniziativa.

Gli obiettivi della campagna

L’obiettivo principale è accendere i riflettori proprio sull’abbandono della propria terra in cerca di fortuna. Sono tanti i temi che la campagna vuole portare alla luce, ad iniziare dall’alto tasso di disoccupazione per poi passare al territorio, alla necessità di un intervento concreto della politica e alla scuola.

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