Si schianta contro un mezzo dei netturbini e muore a 28 anni, la sentenza

Si schianta contro un mezzo dei netturbini e muore a 28 anni, la sentenza

Alessandra Serio

Si schianta contro un mezzo dei netturbini e muore a 28 anni, la sentenza

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venerdì 26 Settembre 2025 - 17:35

Luciano Galletta tornava a casa da lavoro, fatale l'impatto contro una camionetta ferma e non segnalata

Messina – Messina Servizi Bene Comune dovrà risarcire la famiglia di Luciano Galletta, il 28enne schiantatosi con lo scooter contro la parte posteriore di un mezzo della municipalizzata nel 2019. Lo ha deciso il tribunale di Messina (giudice Adriana Sciglio), alla fine del processo a carico dell’addetto di Messina Servizi che quel giorno era responsabile del cantiere.

La sentenza

Il sessantenne è stato condannato a 2 anni di reclusione e la sospensione della patente di guida per 4 anni. Sia l’operaio che la società dovranno pagare il risarcimento da stabilire in sede civile, così come la provvisionale da liquidare subito: 50 mila euro a testa per i genitori, 25 mila euro a testa per i fratelli. La giudice ha quindi accolto la tesi dell’Accusa e della famiglia, rappresentata dall’avvocata Rosy Spitale, che hanno sostenuto che quella di Luciano era una tragedia evitabile: il mezzo della municipalizzata, fermo per consentire i lavori di scerbatura di un’aiuola agli operai, doveva essere meglio correttamente segnalato. Nel processo sono stati impegnati anche gli avvocati Salvatore Silvestro e Andrea Torre quali difensori dell’imputato e Carmelo Vinci per Messina Servizi citata come responsabile civile.

Anche gli operai sono sotto processo, davanti ad un altro giudice. Per loro il dibattimento è ancora aperto e la prossima udienza è prevista per dicembre prossimo.

“Mamma, sto tornando”

Luciano tornava a casa in motorino quella tragica sera del 9 ottobre 2019. “Ho finito, sto tornando, mi prepari qualcosa da mangiare?”, ha detto alla madre al telefono, dopo aver terminato di consegnare le pizze. E Pina Irrera si era data da fare, preparando per lui i suoi piatti preferiti. Il giovane era diplomato, voleva fare l’informatico e lavorava ogni giorno come poteva per realizzare il suo sogno. Ma quella sera non è tornato a casa: sulla via del rientro si è schiantato contro la camionetta della municipalizzata, ferma sulla corsia di via Catania, non segnalata.

La battaglia della madre

La madre, che QUI RACCONTA LA STORIA DI SUO FIGLIO., non si è mai arresa ed ora ha ottenuto una prima sentenza, vincendo lungaggini e tentativi di archiviare le responsabilità sul caso.

Un commento

  1. MERITAVA GIUSTIZIA LA MORTE DI QUESTO GIOVANE ,DOVUTA ,ADESSO SAPPIAMO, A MANCANZA DI SICUREZZA DEI DISPOSITIVI NECESSARI, CHE SEGNALASSERO IL MEZZO AL LAVORO, DI MESSINA SERVIZI … NON SI PUÒ MORIRE PER NEGLIGENZA, E HA FATTO BENISSIMO LA MAMMA A NON ARRENDERSI PER FAR SÌ CHE VENISSE FUORI LA VERITÀ SU QUESTA TRAGEDIA…..LA COSA CHE MI INDIGNO’ ALL’ EPOCA,FU CHE MESSINA SERVIZI TRAMITE L’ ASSICURAZIONE, VOLESSE L DANNO PAGATO AL MEZZO PRIMA ANCORA DI AVERE CONTEZZA DELLE RESPONSABILITÀ…..UNA VITA ERA STATA SPEZZATA E SI PENSAVA AL DANNO DEL MEZZO😱…..MENO MALE CHE IL GIUDICE ,HA FATTO ,CON LA SUA SENTENZA , LA GIUSTIZIA DOVUTA PER LUCIANO GALLETTA!!!!!

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