Sicurezza del territorio, prefetta e ministro: “Modello Antillo da moltiplicare” INTERVISTE

Sicurezza del territorio, prefetta e ministro: “Modello Antillo da moltiplicare” INTERVISTE

Carmelo Caspanello

Sicurezza del territorio, prefetta e ministro: “Modello Antillo da moltiplicare” INTERVISTE

venerdì 01 Marzo 2024 - 14:43

Il ruolo cruciale del Distaccamento dei Vigili del fuoco volontari nella Valle d'Agrò

Prefetta Di Stani
ASCOLTA l’intervista alla Prefetta Cosima Di Stani
Ministro Musumeci
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caspy
di Carmelo Caspanello

Un viaggio tra i tornanti della Valle d’Agrò. Un luogo dove la natura regna sovrana, ma dove la sicurezza a volte può vacillare. Proprio qui, il 26 febbraio, è stato inaugurato un piccolo grande presidio: il Distaccamento dei Vigili del fuoco volontari, ad Antillo. Un taglio del nastro carico di speranza. I primi interventi sono stati eseguiti già il giorno successivo all’apertura. Prima, i Vigili del fuoco dovevano arrivare da Messina o Letojanni, un viaggio lungo e prezioso in caso di emergenza. Adesso i soccorsi sono più rapidi e incisivi. Persone del posto, che conoscono il territorio, pronte ad intervenire in qualsiasi momento, giorno e notte. Il Distaccamento di Antillo non è solo un luogo di sicurezza, ma anche un simbolo di coesione e di speranza. Alla cerimonia erano presenti la Prefetta Cosima Di Stani e il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, entrambi concordi sull’importanza di questo presidio per la salvaguardia della valle d’Agrò.

Prefetta Cosima Di Stani, qual è l’importanza di un piccolo presidio che diventa grande per una realtà territoriale come la valle d’Agrò?
“Spesso ci si concentra sulla città e sulla riviera jonica, ma poi ci sono queste realtà importanti. Lei ha sottolineato il tema dell’infrastruttura viaria, fondamentale quando scoppia un incendio o si presenta un’emergenza: i vigili del fuoco devono arrivare da Messina o Letojanni fin su al paese, non solo ad Antillo, ma in tutta l’area. Immagini quanto tempo ci vuole. Ecco perché avere sul territorio un presidio di sicurezza, con persone competenti che conoscono il mestiere e sanno cosa fare, è determinante. Possono anticipare l’intervento dei colleghi che arriveranno in seguito, completando il lavoro. Negli incendi, la maggior parte si propaga per effetto del vento. Incidere nell’immediatezza è spesso risolutivo, consentendo di salvaguardare i boschi ed evitare i rischi di interfaccia, ossia per i cittadini. Avere sul posto risorse umane in grado di fronteggiare situazioni delicate e dare un contributo è fondamentale.”

Il presidio di Antillo è composto da Vigili del Fuoco volontari, un valore aggiunto.
“Sì, la cosa bella è che sia composto da volontari, persone che fanno un altro lavoro ma dedicano il loro tempo a questa attività. Lo fanno perché si sono formate, ci credono e hanno una preparazione fornita dal personale dei vigili del fuoco in servizio permanente. Auspico che in tutta la provincia di Messina e, come ha detto il ministro Musumeci, in tutta la regione Sicilia, si possano costituire quanti più presidi di personale volontario. Questo darebbe una forte spinta al tema della prevenzione, di cui la Sicilia ha tanta necessità.”

Al fianco della prefetta, il Ministro della Protezione civile, Nello Musumeci. Ministro, un presidio di volontari in un piccolo comune come Antillo è segno di grande attenzione.
“Non c’è dubbio. Il mio apprezzamento va all’amministrazione comunale che ha individuato questa possibile soluzione, al comando provinciale dei Vigili del fuoco, alla prefettura che ha condiviso e avviato le procedure. Noi nel Sud Italia dovremmo moltiplicare esperienze come queste. Perché soprattutto nelle zone impervie e di alta collina diventa davvero difficile intervenire in tempo per neutralizzare eventuali incendi o per qualsiasi altra esigenza che richieda l’intervento dei Vigili del fuoco. È un’esperienza che nel Nord Italia fanno già da tempo con una presenza capillare sul territorio. Quindi, a maggior ragione, quella di Antillo diventa un’esperienza che mi auguro possa essere un modello pilota.

“Abbiamo la necessità di presidiare il territorio”

Non mancano in Sicilia distaccamenti di Vigili del fuoco volontari. Ma se riuscissimo a moltiplicarli – perché è chiaro che non servono solo ad Antillo, ma in caso di necessità anche alle zone vicine – sarebbe una gran bella cosa. Ne ho già parlato col collega dell’Interno, il ministro Piantedosi. Naturalmente, bisogna sempre fare i conti con le esigenze di bilancio. Ma lo dico da Ministro della Protezione civile: noi abbiamo la necessità di presidiare il territorio, perché soprattutto gli incendi estivi diventano una sfida di fronte alla quale non sempre lo Stato riesce a vincere in tempi ragionevoli”.

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