Accorinti dopo l'aggressione: "Nessuna violenza sarà tollerata, ma lavoriamo per aiutare chi è in difficoltà"

Accorinti dopo l’aggressione: “Nessuna violenza sarà tollerata, ma lavoriamo per aiutare chi è in difficoltà”

F.St.

Accorinti dopo l’aggressione: “Nessuna violenza sarà tollerata, ma lavoriamo per aiutare chi è in difficoltà”

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martedì 16 Giugno 2015 - 16:29

Mentre l'episodio di lunedì ha riacceso i riflettori sul problema sicurezza a Palazzo Zanca, il primo cittadino non si esprime sulle eventuali nuove misure da adottare per arginare questi fenomeni ma condanna duramente qualsiasi forma di violenza. Soluzione tampone per la famiglia del giovane andato in escandescenze e si lavora per una sistemazione definitiva.

“L’incresciosa situazione impone la necessità di rimarcare che nessun atto di prevaricazione o di violenza dovrà essere tollerato e che non rappresenterà in nessun caso un metodo per trovare soluzioni a problemi seppur gravi”. All’indomani dell’irruzione a Palazzo Zanca del giovane che con un bastone di legno ha seminato il panico negli uffici della segreteria del sindaco e in sala giunta, il primo cittadino rompe il silenzio e, al contrario di quanto aveva fatto dopo l’assalto degli ambulanti di poche settimane fa, quando incontrò i giornalisti per raccontare della pace fatta con gli abusivi, decide di affidare le sue considerazioni ad un comunicato stampa di poche righe. Accorinti, insieme all’assessore Sebastiano Pino, ribadisce la condanna della violenza come strumento per far sentire la propria voce, e lascia nelle mani degli organi competenti individuare e punire le responsabilità di quanto accaduto ieri. E se per tanti, soprattutto all’interno del Consiglio comunale, non è più rinviabile un’azione ferma e incisiva per evitare che episodi di questo tipo accadano ancora, il primo cittadino non si esprime su un problema sicurezza che inevitabilmente è sotto gli occhi di tutti. Nel mirino è finita ancora una volta la scelta di rimuovere i tornelli e quella barriera di vetro all’indomani del suo insediamento, si invocano misure di sicurezza di cui però al momento l’amministrazione non parla, anche se ieri stesso l’assessore De Cola ha garantito in aula che la questione sarebbe stata portata sul tavolo della riunione di giunta di oggi. Nemmeno una parola neanche sulle dimissioni del comandante Calogero Ferlisi che dopo quanto accaduto ha deciso di rimettere nelle mani del sindaco il suo incarico.

Intanto però già da oggi davanti la porta che conduce all’Ufficio di Gabinetto e alle stanze di sindaco e vicesindaco è stata rafforzata la sicurezza con l’impiego di due vigili urbani in aggiunta agli usceri che evidentemente non si sono rivelati sufficienti a fronteggiare le incursioni come quella di ieri.

E se oggi qualcuno, sia dentro che fuori il Palazzo, ritiene che la scelta di aprire le porte del Palazzo senza filtri si stia rivelando controproducente e pericolosa per chi frequenta ogni giorno uffici e stanze comunali, l’amministrazione ci tiene a ricordare l’attenzione che, fin dal suo insediamento, ha posto alle problematiche delle persone che, come il protagonista di questo episodio si trovano in grave stato di difficoltà. Per fronteggiare questo stato di disagio è già stata trovata una soluzione tampone per la famiglia del giovane andato in escandescenze, sistemata per adesso a Cristo Re. Una famiglia che ha perso la casa durante l’alluvione del 2009 ma che negli ultimi mesi ha rifiutato sei proposte di abitazioni messe sul tavolo dall’amministrazione perché non idonee alle loro esigenze. Infatti il sindaco e l’assessore Pino spiegano che “per vari motivi, finora i richiedenti non hanno ritenuto di accettare le proposte avanzate, ma proprio in questi giorni, come sanno anche gli interessati, si sta lavorando per un’alternativa che si ritiene possa essere quella definitiva. Tenuto conto dell’estrema criticità nella quale si sono trovati ieri sera i componenti del nucleo familiare, sono state intanto trovate soluzioni che nell’immediato possano attenuare l’oggettivo stato di forte disagio”. Il rischio però è che adesso passi il messaggio che è proprio con la violenza che si ottiene ascolto e aiuto. Un messaggio che Palazzo Zanca non può certo permettersi, soprattutto alla luce dell’escalation di episodi come quello di ieri.

F.St.

6 commenti

  1. voglio vedere come farai.Purtroppo il peace & love non basta, come vedi

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  2. voglio vedere come farai.Purtroppo il peace & love non basta, come vedi

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  3. quello che semini, raccogli…

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  4. quello che semini, raccogli…

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  5. ACCORINTI “STAI TRANQUILLO” (DI RENZINIANA MEMORIA) IL NULLA DI POLITICA E’ NULLA NON TEMERE PER TE. SE MALAUGURATAMENTE, E NON LO AUGRO A LEI, VENIVA AGGREDITO NON POTEVA NE’ REAGIRE, NE’ DIFENDERSI SUBIRE SOLTANTO PERDONARE PERDONARE E PERDONARE. LA SUA “RELIGIONE”, MA E’ UNA FILOSOFIA, LE VIETA DI REAGIRE SOLTANTO DI PERDONARE. NON PUO’ ESSERE NEMICO DI QUESTA PERSONA. A PARTE I REATI PENALI COMPIUTI PORTO DI ARMA IMPROPRIA IN LUOGO PUBBLICO, MINACCE PROCURATO ALLARAME E ALTRO. DEL RESTO LEI E FRANGE CATTOCOMUNISTI AVETE IMPOSTO IL PERDONO LA TOLLERANZA E ALTRE CAZZATE A QUESTI POVERI ITALIANI CHE SONO TREMANTI E PIANGENTI. LEI CREDE DI ESSERE NEL SUO SACROSANTO DIRITTO DI APPLICARE LA SUA FILOSOFIA DI VITA? SI ASSUMA LE RESPONSABILITA’

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  6. ACCORINTI “STAI TRANQUILLO” (DI RENZINIANA MEMORIA) IL NULLA DI POLITICA E’ NULLA NON TEMERE PER TE. SE MALAUGURATAMENTE, E NON LO AUGRO A LEI, VENIVA AGGREDITO NON POTEVA NE’ REAGIRE, NE’ DIFENDERSI SUBIRE SOLTANTO PERDONARE PERDONARE E PERDONARE. LA SUA “RELIGIONE”, MA E’ UNA FILOSOFIA, LE VIETA DI REAGIRE SOLTANTO DI PERDONARE. NON PUO’ ESSERE NEMICO DI QUESTA PERSONA. A PARTE I REATI PENALI COMPIUTI PORTO DI ARMA IMPROPRIA IN LUOGO PUBBLICO, MINACCE PROCURATO ALLARAME E ALTRO. DEL RESTO LEI E FRANGE CATTOCOMUNISTI AVETE IMPOSTO IL PERDONO LA TOLLERANZA E ALTRE CAZZATE A QUESTI POVERI ITALIANI CHE SONO TREMANTI E PIANGENTI. LEI CREDE DI ESSERE NEL SUO SACROSANTO DIRITTO DI APPLICARE LA SUA FILOSOFIA DI VITA? SI ASSUMA LE RESPONSABILITA’

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