Cgil Polizia, presidio di protesta davanti Questura di Messina

Cgil Polizia, presidio di protesta davanti Questura di Messina

Alessandra Serio

Cgil Polizia, presidio di protesta davanti Questura di Messina

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domenica 05 Marzo 2017 - 23:38

Le risorse ci sono ma le riforme peggiorano le condizioni degli agenti, soprattutto quelli in divisa. Le ragioni della protesta della sigla degli appartenenti alle forze dell'Ordine, lo scorso 3 marzo, che chiedono la modifica del provvedimento.

Anche a Messina gli appartenenti al Silp Cgil hanno aderito alla protesta nazionale contro l'ultimo decreto di riordino della Polizia di Stato. La sigla sindacale ha montato un presidio con banchetto informativo proprio davanti la Questura di Messina, lo scorso 3 marzo.

"Da sempre denunciamo problemi di organici, di mezzi e di strutture, anche nella nostra città. Dopo 20 anni abbiamo l'occasione storica, grazie anche alle risorse che abbiamo ottenuto con la nostra battaglia sindacale, di ottenere un riordino interno delle carriere necessario per far funzionare meglio le forze dell'ordine e dare più sicurezza ai cittadini.

Invece nei giorni scorsi è stato emanato un decreto assolutamente irricevibile che penalizza ancora di più il personale della Polizia di Stato", spiegano gli aderenti alla Silp.

In genere il sindacato pretende nuove risorse, invece stavolta chiediamo che i soldi già stanziati siano spesi meglio. Un agente di Polizia deve avere la possibilità di progredire in carriera, non rimanere bloccato a vita come avviene adesso perché non si fanno più concorsi interni. I titoli, i meriti e le professionalità di chi fa il poliziotto da una vita devono essere valorizzati, non depauperati.

L'intero sistema Polizia di Stato deve funzionare in maniera più efficiente e per farlo il personale in divisa va fatto crescere professionalmente e culturalmente, non costretto a 'morire' nel suo ruolo e nella sua qualifica.

Con una Polizia sempre più anziana, con una età media di 47 anni e con 18 mila poliziotti in meno in tutta Italia, in un contesto di esigenze crescenti in materia di sicurezza, un Riordino interno delle carriere malfatto rischia di compromettere ancor più la nostra 'mission', che è quella di garantire la sicurezza dei cittadini.

L’azione di protesta che si svolgerà il 3 marzo dalle 9 alle 13 è solo il primo passo della mobilitazione Silp Cgil i cui toni sono destinati ad aumentare se le nostre richieste, volte a ottenere un provvedimento più equo ad invarianza di spesa, non troveranno ascolto".

2 commenti

  1. MessineseAttenta 6 Marzo 2017 07:31

    Vogliono la solidarietà del popolo?
    Comincino a rifiutarsi di andare a picchiare i lavoratori licenziati che protestano contro i padroni ladroni e truffatori.

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  2. MessineseAttenta 6 Marzo 2017 07:31

    Vogliono la solidarietà del popolo?
    Comincino a rifiutarsi di andare a picchiare i lavoratori licenziati che protestano contro i padroni ladroni e truffatori.

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