Siracusano: "Ministro Cingolani sbaglia. Il Ponte è un'opera fondamentale"

Siracusano: “Ministro Cingolani sbaglia. Il Ponte è un’opera fondamentale”

Rosaria Brancato

Siracusano: “Ministro Cingolani sbaglia. Il Ponte è un’opera fondamentale”

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martedì 06 Aprile 2021 - 11:49

La querelle è ancora aperta e sull'inserimento del Ponte nel Recovery Fund c'è la possibilità di chiedere deroga temporale

Cambiano i governi ma il “balletto” sul Ponte è sempre lo stesso. C’è chi dice sì, c’è chi dice no e c’è chi dice ni. Anche l’inserimento del Ponte sullo Stretto nel Recovery Fund è questione ancora aperta e dibattuta. Nel governo Draghi i ministri hanno posizioni diverse mentre dalla Sicilia la richiesta è netta, come ribadito più volte dai governatori Musumeci e Spirlì.

Il no del ministro Cingolani

Adesso a dire no è il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, con una dichiarazione che ha fatto sobbalzare sulla sedia la parlamentare messinese Matilde Siracusano che sul Ponte ha avviato una battaglia in Parlamento.

“C’è un pregiudizio”

Il ministro Cingolani sbaglia a liquidare il tema della realizzazione del Ponte con poche parole e senza aver approfondito tutti i dossier disponibili, per sua stessa ammissione – commenta Matilde Siracusano– Anche da questa affrettata presa di posizione emerge come sul collegamento stabile tra Sicilia e Calabria esista ormai una sorta di pregiudizio ideologico assai difficile da superare”

Serve una deroga

Forza Italia ribadisce la necessità di inserire l’opera nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, sostenendo nei tavoli europei la necessità di una deroga al vincolo temporale, ovvero finanziando con il Recovery Fund le opere infrastrutturali terrestri e completando l’attraversamento dello Stretto con i Fondi di sviluppo e coesione, e con quelli strutturali.

Ostacoli superabili

Gli ostacoli materiali non sono assolutamente insormontabili- conclude Siracusano- auspichiamo che non lo siano neanche quelli culturali di chi deve compiere le scelte di governo. Il Ponte rappresenta una priorità fondamentale per il Sud e per il suo sviluppo economico”.

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2 commenti

  1. Ci sono diversi modi d’essere IMBECILLI; ma l’IMBECILLE sceglie sempre il PEGGIORE!!!!!! Da troppi decenni agli imbecilli abbiamo consentito di “scegliere”, consentendo di dare corpo nei propri territori opere di non propria ….. urgenza! e malgrado 1’avversione dei no-tav, no-ponte e PATETICI AMBIENTALISTI……casinisti ,codesta città MARTORIATA dalla delinquenza ,ABBANDONATA dalle ultime TRE GENERAZIONI, resa STERILE e RELEGATA negli ultimi posti di classifiche ufficiali per “qualità della vita”. ED ANCORA CI SONO IMBECILLI CHE OSTEGGIANO LA VIA PER UNA NUOVA RINASCITA:CONTINUA LA PIRATERIA SABAUDA????????????????????

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  2. ASSIOMA : Sistemare condotte per l’acqua postabile, rifare scarichi fognari di mezza Sicilia, ricostruire ferrovie civili , costruire ex novo DEPURATORI depuratori, PORTA MOLTO PIU’ LAVORO che il ponte sullo stretto di Messina : Inoltre tanti appalti arricchiscono piu’ imprese e non le solite (Salini , Impregilo etc.)
    Nel merito : I soldi del ponte non vanno sprecati per fare ingrassare massoni e mafiosi. Solo dei soggetti ignoranti o in malafede o acchiappa tangenti possono concepire di realizzare il Ponte sullo Stretto (ammesso che fosse tecnicamente possibile, cosa assai dubbia ) .Realizzarlo equivarrebbe a “farsi la camicia nuova mantenendo le mutande vecchie e sporche” . Insomma prima le mutande in ogni caso –
    Chi conosce il territorio e la realtà sa’ che ben altre sono le precedenze cui i prossimi fondi andrebbero indirizzati. Ne elenchiamo alcune che per chi ci vive sono come la scoperta dell’ “acqua calda”
    1-Bisogna costruire (DEPURATORI ), Impianti di trattamento delle acque reflue. La Sicilia ha per sua natura una vocazione prettamente turistica che ha come base “il mare” e le sue coste. Nelle acque reflue finisce di tutto e di più, con gravi contaminazioni che spesso costringono i sindaci a inibire interi tratti di costa alla balneazione. È una situazione da terzo mondo, senza precedenti in Italia ed Europa, con praticamente due milioni e piu’ di abitanti (il 40% dei siciliani) scollegati dalla rete fognaria e che sversano regolarmente in mare feci ed urine non trattati; e’ impensabile che non si intervenga velocemente prima che i turisti , giornali tedeschi ed inglesi se ne accorgano e allora si (altro che covid) potremmo tirar giù le serrande e salutare ogni speranza di ripresa !!!!!. Ho scelto questo articolo per persuadere il lettore, ma in rete ne troverete a decine tutti nello stesso senso https://qds.it/in-sicilia-l80-dei-depuratori-e-fuorilegge-melma-a-mare-senza-un-adeguato-trattamento/
    2- In Sicilia i rifiuti imperano e si accumulano sia in città che nelle periferie , sia sulle strade comunali provinciali e regionali che sulle autostrade ( provate a fermarvi nelle piazzole autostradali tra Palermo -Trapani . Sentirete la puzza e noterete la storica accumulazione di escrementi , plastiche, lattine, oltre gli omni-presenti sacchetti della spesa annodati e abbandonati ). La situazione sulle strade poderali è identica -Per cui c’è un urgente problema di igiene pubblica da risolvere ( lamentato di continuo dai Siciliani sui social), e di danno al turismo ; vi siete mai chiesti perché’ in Sicilia si vedono pochissimi tedeschi (sensibili alla pulizia) ?
    3- La Sicilia ha un sistema ferroviario preistorico fermo agli anni 50 -I fondi vanno destinati urgentemente alla realizzazione di un sistema ferroviario degno di questo nome ; inutile che mi soffermi sugli attuali tempi di percorrenza dei treni da Catania a Palermo (170 km in 5 ore) o da Trapani a Palermo ( 75 km 5 ore ) e cosi’ via . La cosa è nota anche alle pietre (salvo ai furbacchioni che fanno finta di non sapere e in mala fede ) e non insisterò oltre
    4-La Sicilia ha un sistema di trasporto pubblico su strada davvero fatiscente. Oggi i trasporti di persone sono affidate ad una miriade di piccole società pseudo-famigliari inefficienti ed antieconomiche (ma solo parassitarie) che gestiscono la propria tratta in regime di concessione ignorando le altre ed evitando con esse ogni sforzo per integrare le tratte . Chi prende un autobus non sa quando e se arriverà alla meta . Il turista verde che volesse utilizzare i mezzi pubblci se ne va immensamente incazzato . Ogni compagnia di trasporto va per conto suo ed il cittadino” non conta un cazzo” Se ne fregano; ben sanno che se andassero in perdita a fine esercizio , lo Stato ripiana – Occorre riformare e creare un efficiente trasporto pubblico integrato
    5-la Sicilia ha una situazione urbanistica -generalmente fuori dai centri storici – oscena e mostruosa : Evidenti abusi edilizi e la mancanza di sensibilità verso il decoro architettonico hanno massacrato il Bello ; con i quattrini si potrebbe procedere ad abbattimenti che sono molto costosi , coinvolgendo architetti e ripristinando la legalità . Per le ristrutturazioni c’è già la agevolazione del 110 per cento
    6- c’è un problema di edilizia scolastica da risolvere per rinforzare istituti fatiscenti cosi’ salvando la pelle dei ns. ragazzi/studenti
    7-Le spiagge pubbliche sono piene di rifiuti -Per cui c’è un problema di igiene pubblica e danni al turismo
    8-In Sicilia tantissimi impianti di approvvigionamento e distribuzioni dell’ acqua potabile sono rotti e andrebbero rifatti per supplire alla perdita immensa di acqua potabile che determina erogazione a giorni alterni
    Altre condotte rotte e usurate sarebbero da rifare perché infiltrate da acque reflue (quella dell’acqua è uno scandalo inaccettabile )
    9-in Sicilia molte canalizzazioni urbane che dovrebbero trasportare le acque nere al depuratore sono intasate e crepate e andrebbero sostituite o ripulite perché bloccano il regolare smaltimento delle acque nere che altrimenti (come avviene spesso ed anche in estate con spiagge affollate) finiscono in mare
    10-Per ultimo ma non meno importante bisognerebbe intervenire sul sistema sanitario per evitare baronati e trasferte al nord (cd viaggi della speranza) – Oggi (salvo rare eccellenze) ricorrere alle cure del Sistema Sanitario in quei luoghi o all’ ospedale pubblico è un terno al lotto: Sai come entri; non sai come esci : sui vari Blog siciliani i Siciliano si sprecano a denunciare malasanità, ma vengono sistematicamente ignorati. I piu’ sono rassegnati e rinunciano a sbattere contro un muro di gomma .
    Come vedete c’è ben altro da fare in questa regione martoriata dal malaffare

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