Una pista da cross nella foce dell’Alcantara

Sono le condizioni igienico-sanitarie della foce del fiume Alcantara a preoccupare il presidente del Consorzio di rete fognante di Taormina, Pippo Manuli, che chiede al neo presidente del Parco fluviale dell’Alcantara, Bruno De Vita, di intervenire per mettere fine allo scempio a cui si assiste quotidianamente.

Quello che era luogo deputato alla posa dei volatili migranti diventa luogo di sosta per imponenti fuori strada e c’è di più, a detta di Manuli: “Nei periodi di stanca il letto del fiume, solcato da pochi rivoli, diventa una pista per gare di Cross”. Un vero e proprio schiaffo al turismo tanto decantato dagli amministratori nei confronti di una delle principali attrattive naturalistiche che la Sicilia può vantare.

Invaso giornalmente dall’inciviltà dell’uomo il delta del fiume sta perdendo la sua connotazione naturale per diventare poco più che discarica dell’incuranza delle persone che vi lasciano cartacce, lattine, bottiglie e resti di falò.

Manuli aveva già sollecitato un intervento per l’argine sinistro del fiume “che mette a rischio l’impianto di depurazione della Contrada di Pietre Nere”, e ritorna alla carica chiedendo “i dovuti e necessari provvedimenti per porre fine a questo continuo profanare della natura, frutto non solo delle intemperanze dei singoli cittadini ma anche dell’irresponsabilità dei comuni, chiamati a un maggior senso civico”.
(Giusy Briguglio)