Giovedì scorso una piccola -marea bionda- è stata accolta dal Presidente della Provincia, nell'ambito di un progetto che fa crescere i piccoli ospitati e le famiglie ospitanti
Come spesso accade, la necessità giornalistica di “rincorrere” la notizia e di essere sempre più aggiornati, minuto dopo minuto, tende a far passare in secondo piano notizie che magari possono avere un interesse secondario nell’audience di un giornale, ma che meriterebbero maggior risalto e sopratutto un seguito maggiore da parte dei cittadini.
Appena giovedì scorso, cinquantadue bimbi ucraini hanno incontrato il Presidente della Provincia Nanni Ricevuto a Palazzo dei Leoni.
Un incontro voluto ed organizzato dall’associazione -Arca senza Confini-, che da la possibilità ai bambini ucraini provenienti dalle regioni che a tutt’oggi, dopo quel tragico 26 aprile 1986, risentono ancora dell’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl, di trascorrere un periodo nel nostro Paese, accolti da famiglie italiane nell’ambito dell’iniziativa “Estate e Natale”, proprio i due momenti dell’anno in cui i bimbi vengono in Italia.
Questi piccoli dalla chioma gialla (quantomeno, la maggior parte) saranno ospiti siciliani dal 1 luglio al 31 agosto e potranno apprendere i nostri usi, la nostra cultura, la nostra lingua. Un bellissimo modo di aiutare un bambino, accogliendolo, e una grande opportunità di crescita reciproca.
L’associazione di volontariato -Arca Senza Confini- svolge da diversi anni concreti progetti di solidarietà in favore dei bambini, ospiti di alcuni dei numerosissimi orfanotrofi ucraini provenienti dall’area in cui il avvenne il terribile disastro nucleare di Chernobyl, che ebbe effetti su larga scala nelle regioni di confine tra l’Ucraina e la Bielorussia.
Un’associazione che ha sede presso la Chiesa di San Gabriele dell’Addolorata e che ha indirizzato la propria attività preminentemente con iniziative umanitarie in favore dei bambini di Chernobyl, con concreti progetti di solidarietà.
Basti pensare che negli ultimi 13 anni è riuscita ad approntare, senza contributi pubblici, solo grazie all’autofinanziamento, diversi progetti umanitari aventi per finalità terapeutiche per i “bambini di Chernobyl”.
L’importanza di tale accoglienza è stata sottolineata anche dal Vice Ministro del Ministero di Chernobyl, Anatoli Rinko, e dall’Ambasciatore Ucraino a Roma Anatoli Orel, nel corso della “Settimana Antinucleare” che si svolse a Mascalucia (Catania) nell’Aprile 1996 (in occasione del 10° anniversario del disastro di Chernobyl), su iniziativa dell’ARCA di Catania.
Il presidente dell’associazione, il dottor Umberto Farinelli tiene a sottolineare, ed è lo spirito dell’”Arca”, come «la solidarietà, sopratutto quando si parla del futuro di questi bambini, non può conoscere limiti o confini linguistici e territoriali».
Qualora foste interessati a conoscere i progetti di “Arca Senza Confini” potrete visitare il sito web dell’associazione http://www.arcasenzaconfini-me.it/.
Troverete testimonianze, progetti realizzati e da realizzare e avrete modo di conoscere le modalità di accesso a questo circuito di vera e sana solidarietà.
Foto di Dino Sturiale
