In Italia fino alla fine dell' Ottocento si contavano 8000 varietà di frutta, oggi appena 2000
Per biodiversità si intende l’insieme di tutte le forme, animali o vegetali, geneticamente dissimili presenti sulla terra e degli ecosistemi ad essi correlati. Quindi biodiversità implica tutta la variabilità genetica ed ecosistemica. Eurobarometro ha condotto un’ indagine per la Commisione europea sulla percezione che hanno i cittadini europei sui problemi legati alla biodiversità e per il 35% degli intervistati (25 mila cittadini europei con un età superiore ai 15 anni, tutti appartenenti all’ Unione) la parola biodiversità è del tutto sconosciuta,l’ Italia è in linea con questa media. Un fatto grave se si considera che non si tratta di problemi solo naturalistici, ma che comportano gravi conseguenze anche per la sopravvivenza dell’uomo: milioni di persone dovranno confrontarsi presto con carestie, scarsità d’acqua e malattie.
Il fenomeno negativo legato alla biodiversità e che sta allarmando i governi mondiali è quello della -erosione genetica-, ovvero una graduale perdita delle specie presenti in natura,con una estrema semplificazione dei sistemi agricoli. Tale perdita si riflette direttamente nel cibo
che mangiamo: delle circa 30mila specie commestibili in natura, appena 30 sono le colture alimentari che soddisfano il 95%del fabbisogno energetico mondiale. La Fao stima che, ad oggi, il 75% delle varietà delle colture agrarie siano andate perdute e che i tre quarti dell’alimentazione mondiale dipendano da appena 12 specie vegetali e 5 animali. L’agricoltura moderna e le nuove tecnologie hanno portato, infatti, molti agricoltori a utilizzare specie uniformi di piante o animali ad altorendimento.
Anche il Femminiello di Messina è tra le specie di limone a rischio di estinzione insieme a molte altre varietà di fruttta ( arance, pere, mele). Addirittura l’anguria e il melone di varietà tipicamente italiane già quasi non ci sono più. Ed è un dato molto grave se si considera che L’Italia è fra i Paesi più ricchi di biodiversità in Europa, con circa 57.000 specie animali (1/3 di quelle europee) e 5.600 specie floristiche (il 50 per cento di quelle europee).
Nel dossier -Biodiversità a rischio- di Legambiente e Bioversity International, c’è questo e altro ancora. Un’attenta panoramica sullo stato delle specie vegetali, agricole e non, di quelle animali e sui fattori di perdita di varietà delle forme di vita nel mondo, che le due associazioni hanno presentato in occasione della giornata mondiale delle biodiversità che si è celebrata giorno Venerdì 22 Maggio. Antonio Nicoletti responsabile delle aree protette di Legambiente ha fatto un quadro della situazione: -sarebbe grave se non venissero portate avanti tuttele azioni previste nella Carta sulla biodiversità siglata a Siracusa all’ultimo G8Ambiente. La Ue ha annunciato che per il 2009 – 2013 i governi dovranno
concentrarsi sul tema dei cambiamenti climatici e del loro impatto sulla biodiversità. È evidente che per avvicinarsi agli obiettivi del Countdown 2010 è necessario riconfermare e rafforzare l’impegno delle istituzioni europee nei prossimi due anni e anche che siano individuati impegni e vincoli misurabili e concreti-. Countdown 2010 è un’alleanza di governi, Ong e settore privato che ha l’obiettivo di fare intraprendere a tutti i partner le azioni necessarie per fermare la perdita di biodiversità entro il 2010. L’Italia ha aderito formalmente a quest’iniziativa nel 2005.
Stefano Padulosi di Bioversity International spiega il contributo dato a questa edizione del dossier: – il nostro impegno è volto a sottolineare la necessità di una migliore salvaguardia della biodiversità in agricoltura,risorsa essenziale per garantire all’umanità un futuro libero dall’insicurezza alimentare e nel quale a ciascuno sia data la possibilità di avere accesso a cibo nutriente e sano-.
