Centro commerciale di Tremestieri: la cgil propone la firma di un protocollo per un lavoro di qualità

Centro commerciale di Tremestieri: la cgil propone la firma di un protocollo per un lavoro di qualità

Redazione

Centro commerciale di Tremestieri: la cgil propone la firma di un protocollo per un lavoro di qualità

venerdì 14 Marzo 2008 - 16:38

-A cosa serve la direzione di un Centro commerciale se non a coordinare le attività che si svolgono al suo interno anche sotto l’insegna del rispetto delle regole e delle leggi? Sarebbe come dire che pur sapendo di avere un ladro in casa non posso farci nulla-. Con queste parole il segretario generale della Filcams Cgil di Messina, Pippo Silvestro commenta la nota con la quale il direttore del Centro commerciale di Tremestieri comunica di non avere alcun potere sulle singole attività del Centro. -La Filcams non ha certo chiesto al dottore Lindia di adottare provvedimenti che spettano alle istituzioni a ciò demandate dalla legge, ma semplicemente di svolgere una funzione di indirizzo e moral suasion affinché all’interno del Centro siano scoraggiate certe prassi purtroppo largamente diffuse nel settore del Commercio- prosegue Silvestro-. In questa linea, proponiamo alla Direzione del centro la sigla di un Protocollo di Intesa per un lavoro di qualità affinché fatti come quelli capitati alle lavoratrici di Artigli non vengano più a verificarsi-.

In particolare la Filcams chiede un impegno di tutti gli attori affinché le 6 commesse vengano immediatamente riassunte. Prima fra tutte la giovane incinta che come prevede la legge sui congedi per maternità, se non esistono gravi motivi di salute, può lavorare fino a un mese prima del parto. -Può apparire pretestuoso da parte del Centro commerciale asserire che il licenziamento delle sei dipendenti sia legato alle mancate aperture domenicali dal momento che l’azienda ha poi ritenuto di assumere nuove, ulteriori ragazze. Ciò non di meno, laddove vengano rispettati i diritti dei lavoratori sul riposo settimanale e sulla retribuzione dei festivi così come peraltro stabilisce anche un recente accordo firmato dalla Confcommercio Messina con le OOSS, si può riconsiderare la nostra valutazione sulle aperture domenicali-,prosegue Silvestro.

-Ciò che unitamente dobbiamo impegnarci ad evitare è il ripetersi di fatti gravi come quelli denunciati: discriminazioni nei confronti di lavoratrici in gravidanza, raggiri e scorrettezze che non possono che nuocere all’immagine di tutto il Centro commerciale e delle attività che vi svolgono. Serve a poco poi dire che si è una tra le sedi di lavoro, a Messina, con il maggior numero di dipendenti messi in regola. Anzi, a ben leggere, può apparire persino controproducente-.

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