Sei proposte per il contenimento del costo della vita a Messina. L’idea la lanciano le federazioni dei pensionati di CGIL,CISL ed UIL che hanno rivolto al Prefetto Francesco Alecci delle richieste per congelare un paniere di beni prioritari. I segretari generali di SPI, FNP e UILP, Giuseppe Locorotondo, Carmelo Muscolino e Carmelo Catania, è un “Patto- fra associazioni dei produttori, dei commercianti, dei consumatori e le grandi confederazioni dei lavoratori e dei pensionati per individuare un paniere di prodotti il cui prezzo dovrà essere congelato e garantito per almeno sei mesi.
L’esperimento si sta realizzando nelle Marche e comunque non ha sorpreso il Prefetto che lo aveva attuato già a Siracusa.
“In fasi di emergenza – hanno affermato i sindacalisti – occorre adottare misure eccezionali. Al Patto si dovrà accompagnare una apertura del mercato e una maggiore trasparenza-.
Anche su questo fronte la proposta del Sindacato è precisa. Avviare “mercati del contadino- nei comuni più importanti della provincia, a cominciare dal capoluogo, e spazi per i farmer markets in tutti i mercati rionali in atto esistenti.
I mercati del contadino sono una recentissima iniziativa dell’assessorato regionale all’Agricoltura che ne finanzierà nelle prossime settimane 50 in tutta la Sicilia. Spazi attrezzati in cui produttori agricoli, coltivatori diretti, contadini, iscritti in un apposito albo, potranno vendere direttamente i prodotti dell’agro-alimentare e non solo.
“Queste due proposte – è il commento di Spi, Fnp e Uilp – dovranno, per essere efficaci, essere accompagnate e sostenute da due iniziative sul terreno della legalità. Innanzitutto, intensificare la lotta al pizzo che a Messina sembra essere generalizzata secondo anche la recente ricerca della fondazione Chinnici, il cui costo viene scaricato dai commercianti automaticamente sui consumatori. Contemporaneamente occorre contrastare, con efficaci controlli, la diffusa speculazione che in atto imperversa coinvolgendo anche prodotti di prima necessità. A Messina – sostengono i sindacati – manca la concorrenza anche tra i supermercati, dove per riempire il carrello della spesa qui si spende più che in qualsiasi altra città d’Italia-.
Al Prefetto si chiede una delicata iniziativa di coordinamento di tutte le forze (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia, Vigili Urbani) e una intensificazione dei controlli per contrastare il senso di anarchia e quasi di far west che sembra diffondersi destando sempre più insicurezza ed inquietudine tra i cittadini.
I sindacati stanno inoltre conducendo serrati confronti con i sindaci dei comuni della provincia ai quali si chiede un contenimento di tutte le tasse e tariffe (Irpef, Ici, Tarsu, etc), di impegnare più risorse a favore delle famiglie in particolari condizioni di disagio, per l’assistenza ai non autosufficienti, agli anziani soli, ai poverissimi; di evitare gli sprechi (esperti che non servono, feste, gite); di utilizzare tutte le risorse della legge 328 che negli anni scorsi invece non sono state impegnate.
Tutta la materia prima detta dovrà avere un riferimento permanente – ed è la sesta proposta dei sindacati – in un Osservatorio provinciale, collaborato da una commissione non gettonata per il controllo dei prezzi, dalla Camera di Commercio e dalla Provincia Regionale, che realizzi un costante monitoraggio dell’andamento dei prezzi fornendo indicazioni e suggerimenti e, se del caso, procedendo a necessarie denunce. Ora la “palla- passa al Prefetto la cui iniziativa viene considerata “preziosa- dal sindacato.
“A Messina – continuano i segretari sindacali – fra ticket sanitari e disfunzioni della sanità pubblica, si è spesso costretti a rivolgersi agli specialisti privati sostenendo spese ormai fuori dalle possibilità di tante famiglie, a cominciare da quelle che hanno un disabile o che hanno la casa in affitto-.
Il Prefetto si è mostrato visibilmente coinvolto nell’analisi tracciata dai sindacalisti. SPI, FNP e UILP ritengono che al prossimo incontro – ed ormai l’iniziativa non potrà non coinvolgere anche le confederazioni, le Istituzioni e le associazioni più rappresentative e del mondo del lavoro (imprenditori,commercianti, lavoratori, pensionati, consumatori) – ciascuno nel suo ruolo sarà chiamato all’assunzione di concrete responsabilità, verificabili.
