Aggiornato il progetto, a tre anni dall'inizio dell'iter

Se n’è parlato stamattina, a Catania, nel corso del convegno intitolato “Ideare, finanziare, costruire e gestire l’ospedale del futuro-, che si è soffermato sullo stato dell’arte del project financing quale strumento che spinge l’investimento nel settore sanitario. Il progetto di recupero dell’ex ospedale Regina Margherita, proposto dall’Ati, guidata dall’impresa Tecnis Spa di Catania (capofila), attraverso un project financing, che ha visto l’aggiudicazione della concessione nel 2005, aspetterebbe per prendere avvio solo la formalizzazione degli atti contrattualistici. Il progetto presentato, è stato aggiornato e inoltrato all’assessorato regionale alla Sanità dall’Asl5. Non appena arriverà il “sì- della Regione partiranno i lavori

Il sottosegretario alle Infrastrutture Giuseppe Reina, intervenuto al convegno, ha ribadito l’esigenza di rinnovamento della nostra sanità anche attraverso la finanza di progetto, con la quale “si potranno finalmente creare opere di grande utilità contraendo le spese-. In Sicilia, dove i costi della sanità rappresentano un tema caldo e dove la carenza di centri d’eccellenza spinge gli utenti nei presidi ospedalieri del Nord – con un costo aggiuntivo per la nostra Regione – l’innovativo strumento finanziario potrebbe rappresentare una buona opportunità. Ove si riuscissero a superare gli ostacoli che sinora si sono frapposti, almeno a Messina, alla sua piena efficacia.

Per quanto riguarda in particolare la struttura che dovrebbe nascere nell’area del -Regina Margherita-, chiuso dall’agosto del 1999 e oggi preda dei vandali, l’idea che è stata messa nero su bianco, permetterebbe di realizzare in tempi brevi – a detta dei progettisti – una vera e propria cittadella della riabilitazione, unica nel Meridione, con un insediamento da 156 posti letto (con servizi complementari fra cui negozi, biblioteca, aree di diagnostica per le immagini, farmacia, sale per i convegni, piscina e foresteria): un progetto da 47,5 milioni di euro già dichiarato di pubblico interesse, che prevederebbe la ristrutturazione di 3 edifici che sarebbero destinati, in massima parte, alle degenze; la costruzione di una piastra a due livelli da destinare ai servizi sanitari/commerciali e alle degenze; un parcheggio multipiano a servizio degli utenti del complesso ospedaliero.