La denuncia è stata lanciata dal circolo Arci -Thomas Sankara-
E’ ancora aperta, ma sembra essersi trovata una soluzione, la questione relativa all’emergenza abitativa per i migranti.
Oggetto del contendere una delibera esitata dalla giunta comunale il 23 settembre scorso, a detta del circolo Arci “Thomas Sankara” vessatoria, che complica la vita degli immigrati che debbano espletare le pratiche per la certificazione abitativa per il ricongiungimento familiare e sulla certificazione abitativa per il permesso per il lavoro subordinato e permesso Ce per i soggiornati di lungo periodo, l’ex “Carta di Soggiorno”.
«La differenza sostanziale – spiegano Carmen Cordaro dell’Arci territoriale di Messina e Patrizia Maiorana, vicepresidente del Circolo – è che adesso l’alloggio dovrà essere non più abitabile ma anche idoneo e dev’essere il migrante stesso a provvedere alle pratiche. Inoltre queste pratiche dovranno essere affidate ad un perito esterno, che ovviamente pretende la sua parcella, che va dai 350 euro in su. Una somma insostenibile per tanti immigrati».
Ma proprio dall’assessore Giuseppe Corvaja, promotore di tale delibera, arriva una buona notizia: oggi si terrà un incontro volto a rettificare tale provvedimento, soprattutto nella parte relativa all’affidamento esterno della pratica. In tal modo sarà il Comune stesso a giudicare abitabile ed idonea la pratica, abbattendo il costo per l’immigrato che necessiti una certificazione.
(foto Dino Sturiale)