Continua la spasmodica “ricerca” alla caccia del sei milionario. Da nord a sud, italiani e stranieri, cittadini e amministratori, fanno a gara per cercare di indovinare i numeri del sogno
Tra i sogni più gettonati per quanti hanno trascorso la notte naso all’insù attenti intenti a scrutare la scia lumnosa di una stella cadente, quello della vincita milionaria del Superenalotto, giunto alla faraonica cifra ai d 131, 5 milioni di euro. Una montepremi che non può che far girare la testa, e che ancora una volta il popolo degli italiani, assidui del gioco e non, tenterà di centrare.
Una mania che ha preso d’assalto non solo gli abitanti del bel paese ma anche i turisti in viaggio fra le bellezze tricolore che si augurano di poter avere dell’Italia un ricordo veramente indimenticabile. Tutti, ma proprio tutti, in gruppo o singolarmente cercano, estrazione dopo estrazione, di unire le proprie forze e soprattutto le proprie “fortune” cercando di ottenere, una volta per tutte, le grazie della dea bendata, stavolta bendata più che mai.
Tre le iniziative più originali anche quelle di alcuni sindaci che sperano forse, raggiungendo il traguardo milionario, di riuscire a risollevare le sorti economiche delle proprie amministrazioni comunali. E’ ad esempio il caso del sindaco di Ficarra Basilio Ridolfo che ha deciso di prelevare le indennità che spettano agli assessori, 115 euro, per giocare proprio al superenalotto. Ma l’idea “amministrativa” del centro siciliano non è isolata. Nel comune di Varallo Sesia (Piemonte) il primo cittadino Gianluca Buonanno ha investito 100 euro con gli assessori della propria giunta, mentre nell’entroterra romano, ad Anguillare Sabazia, la maggioranza di centro-destra guidata da Antonio Pizzigallo si è autotassata per compilare la schedina e coprire i debiti di bilancio.
