Lo scorso 4 luglio presso la sala consiliare del Comune di Scaletta Zanclea, la proiezione della pellicola

Per chi la tragedia del primo ottobre l’ha vissuta sulla propria pelle, quanto raccontato, documentato nel corso dei difficili mesi invernali, non potrà mai essere paragonato alla sofferenza, vera, di chi ripensando a quella notte pensa anche ad una mamma, un papà, un fratello, un amico, inghiottito dal fango assassino. Tante le voci, le storie, gli aneddoti, le versioni, più o meno contrastanti, della notte più lunga del 2009, quella che ha portato alla luce responsabilità ed errori di chi, fino a quel momento, aveva forse pensato di tenere tutto ben sotto controllo. Ciascuno ha vissuto il proprio primo ottobre, qualcun altro ha però provato a farlo attraverso un film-inchiesta, il primo in assoluto, che lo scorso 4 luglio è stato proiettato nell’aula consiliare del comune di Scaletta Zanclea. La pellicola, dal titolo “L’isola delle mezze verità”, è stata realizzata dalla Gemini Movie Production.

Un documento che da voce a coloro che ancora oggi sono sfollati, ai parenti delle vittime e alle istituzioni locali e regionali, per testimoniare la tragica realtà di una catastrofe forse annunciata, perché tutti in quei villaggi, dopo i primi “borbottii” della montagna, nel 2007, erano ben coscienti del pericolo corso. “L’idea di questo film – racconta Natya Migliori uno sceneggiatrice insieme a Giacomo Grasso – nasce innanzitutto dalla tragedia. Abbiamo intuito subito che era una cosa che andava documentata. Inizialmente si parlava solo ed esclusivamente di abusivismo, solo ed esclusivamente di disastro idrogeologico. Poi parlando con la gente del luogo e con il Sindaco ci siamo resi conto che le cause risalivano a tempi remoti ed erano molto più gravi. Da qui il dovere di approfondire i fatti per sviscerarne le cause-.