L'attore ormai da anni affetto da tale patologia ha deciso di dare il proprio contributo all'evento internazionale organizzato a Taormina da domani fino a domenica 7
L’attore americano Michael J. Fox con la sua Foundation sarà media partner della Conferenza internazionale sul morbo di Parkinson che si terrà a Taormina (hotel Villa Diodoro) da domani a domenica 7 febbraio. Il celebre protagonista della saga di “Ritorno al futuro” (colpito gravemente dalla malattia nel ’91 e da allora sempre in prima linea a favore della ricerca sulle staminali) ha deciso di sposare la “causa” di una ventina di giovanissimi ricercatori provenienti da tutto il mondo che si sono dati appuntamento nella perla dello Ionio per lanciare la sfida ai “grandi” sul fronte della conoscenza convenzionale.
Il simposio sui generis ha l’obiettivo di trattare gli aspetti genetici, clinici e terapeutici che non sono ancora stati sufficientemente chiariti nell’ambito di queste patologie. Tutto ruoterà attorno ai cosiddetti gaps, ovvero le lacune della scienza, che gli studiosi tenteranno di mettere a nudo. Il comitato scientifico è formato da tre ricercatori, lo statunitense di Cincinnati Alberto Espay (36 anni), il romano Alfonso Fasano (32) e la messinese Francesca Morgante (33) del Dipartimento di neuroscienze dell’Università di Messina. Il gruppo sarà guidato da sei ricercatori senior riconosciuti a livello internazionale quali leader nella ricerca sul Parkinson, come il prof. Anthony Lang dell’Università di Toronto (cui è affidata la lettura magistrale in apertura dei lavori).
≪La commistione fra giovani ricercatori con proprie idee innovative ed esperti specialisti ¬– osserva la dottoressa Morgante – costituisce la peculiarità del congresso, unico nel suo genere e negli scopi, soprattutto perché propone di creare collaborazioni scientifiche fra i gruppi di ricerca più attivi nella lotta contro la malattia di Parkinson≫. La “1st International Conference on knowledge gaps in Parkinson’s disease and other movement disorders” (così è denominata l’assise) è sponsorizzata dalla Movement Disorder Society e dalla Limpe (Lega italiana per la lotta contro la malattia di Parkinson, le sindromi extrapiramidali e le demenze).
Al centro della tre giorni di studio e dibattito (evento organizzato dallo stesso presidente del simposio, il prof. Letterio Morgante del Dipartimento di neuroscienze, scienze psichiatriche e anestesiologiche dell’ateneo messinese) non solo la malattia di Parkinson ma anche altri disordini del movimento, come le distonie e la corea di Huntington. Il confronto a più voci verterà allora sui meccanismi che possono indurre la neurodegenerazione (prof.ssa Enza Maria Valente, Università di Messina), sulle nuove scoperte genetiche (prof.ssa Christine Klein, Università di Lubeck), disturbi della deambulazione (prof. Bastian Bloem, Università di Nijmegen, Olanda e dott.Alfonso Fasano, Università Cattolica di Roma) e della motilità (dott.Alberto Espay, Università di Cincinnati, Usa), le complicanze associate alla terapia (dott.ssa Francesca Morgante, Università di Messina). Si parlerà inoltre di terapia chirurgica del Parkinson (prof. Günter Deuschl, Christian Albrechts University, Kiel, Germania) e di sindromi parkinsoniane associate a demenza (prof. David Williams, Università di Melbourne, Australia e prof.ssa Irene Litvan, Università di Louisville, Usa).
La Conference sarà introdotta, venerdì alle ore 14, dal rettore dell’Università di Messina Francesco Tomasello, dal preside della Facoltà messinese di medicina Emanuele Scribano, dal direttore del Dipartimento di neuroscienze dello stesso ateneo Giuseppe Vita e dal presidente europeo della Movement Disorders Society Alfredo Berardelli. Info e programma disponibili on line su Gapsinmds.com.
