Imprenditoria siciliana. Sempre più le donne manager

Imprenditoria siciliana. Sempre più le donne manager

Redazione

Imprenditoria siciliana. Sempre più le donne manager

venerdì 14 Marzo 2008 - 15:13

Una speranza “rosa- per l’economia siciliana. È quanto rilevano i dati dell’Osservatorio sull’imprenditoria femminile, resi noti da Unioncamere . Sono 362 in più, rispetto al 2006, le imprese femminili che hanno ancora voglia di crescere. L’impresa femminile siciliana rappresenta il 25,81 per cento del totale delle imprese attive. Una crescita timida, ma è un risultato che fa onore alle siciliane e dà speranza per un futuro di imprese -rosa-: con uno 0,32 % di crescita si attestano ben al di sopra della media delle imprese isolane che nel 2007 hanno sofferto ottenendo appena uno 0,22%.

Secondo l’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Infocamere, e i dati elaborati da Retecamere, al 31 dicembre del 2007, 5.769 società di capitale hanno per amministratore una donna, 10.339 sono le società di persone, ma è con le imprese individuali che si raggiunge quota 83.275, un numero degno di considerazione, superato soltanto da Lombardia e Campania. Sono 1960 le cooperative femminili, 29 i consorzi, 437 hanno scelto altre forme societarie.

In Sicilia, rispetto al 2006, sono cresciute le società femminili di capitale (+13,23), molto meno quelle di persone, mentre sono diminuite le imprese individuali.

-Alle imprenditrici siciliane non mancano capacità, intraprendenza, iniziativa e professionalità – commenta il Segretario generale di Unioncamere Sicilia, Alessandro Alfano – sembra banale doverlo ripetere sempre, ma appartiene alle donne un senso pratico e una capacità di sintesi che agli uomini manca. Sono preparate e hanno grande determinazione e coraggio, anche nel difendere i principi di legalità e di rispetto delle regole della concorrenza. Almeno una su tre è impegnata nel commercio, ed hanno uno stile di fare business che le distingue e che va valorizzato anche come patrimonio del fare impresa in Sicilia. Non hanno bisogno di essere considerate speciali, ma occorre che per loro sia garantito il principio secondo cui uomini e donne debbano avere uguali opportunità anche nel sistema imprenditoriale. Il nostro impegno con il progetto Sintedi è stato quello di mettere in relazione imprese femminili siciliane con quelle della sponda sud del mare Mediterraneo con risultati incoraggianti. Ma lo stesso impegno va profuso anche nella valorizzazione delle imprese a conduzione familiare, che rappresentano una vera risorsa e in cui prevalentemente le donne riescono ad avere un ruolo di primo piano-.

La percentuale delle imprese individuali di nazionalità extracomunitaria indica un +8,8%, rispetto al 2006. Un contributo non indifferente, se si pensa che l’incidenza di imprese individuali con titolare immigrato in Sicilia è pari al 3,8%.

Se diamo invece uno sguardo al dato provinciale, Enna detiene anche in campo femminile il primato di crescita nazionale: nella graduatoria provinciale per tasso di crescita nel 2007, le imprese femminili sono aumentate dell’8,5%.

Palermo è nona, con il 2%, Messina è 52esima con uno 0,5%, da Caltanissetta che è già 66esima, il trend è negativo: l’azienda femminile perde inesorabilmente fino a raggiungere la centesima Agrigento, in coda classifica con un – 2%.

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