La sua città Natale, Milano, e l’Italia l’intera rivolgerà oggi l’ultimo alla grande Alda Merini. Per l’eccentrica e spesso incompresa poetessa, costrette a trascorrere ben 15 anni di vita all’interno di un manicomio, il sindaco del capoluogo Lombardo Letizia Moratti ha chiesto ed ottenuto la celebrazione dei funerali di Stato, che si terranno nel pomeriggio al Duomo di Milano. Cerimonia a cui prenderà parte anche il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini.

Per ricordare la celebre artista abbiamo deciso di “rispolverare” un’immagine, quella a corredo dell’articolo, che la ritrae sorridente nella caratteristica veste accademica in occasione del conferimento della laurea honoris causa in “Teorie della comunicazione e dei linguaggi”, il 17 ottobre del 2007. «Non poter insegnare è stato il vero lutto della mia vita. Sentirmi chiamare professoressa oggi è stata un’ondata, una marea»: questa la frase, pronunciata dalla Merini con un pizzico di commozione e malinconia durante una giornata che l’ha vista protagonista nella città dello Stretto di fronte ad una platea di studenti entusiasti ed affascinati da quell’enigmatico sguardo. Ad insignirla della laurea il preside della facoltà di Scienze della formazione Antonino Pennisi accompagnato dal rettore Franco Tomasello che ha definito la Merini « La più alta espressione della poesia italiana e la Criscuolo ha fatto della comunicazione l’impresa di successo».

Correlato in basso l’articolo sulla giornata del conferimento della laurea honoris causa

(foto Dino Sturiale)