La Uil Trasporti fa il punto sulla realtà dei trasporti nella nostra città, una situazione fortemente condizionata dall’ormai arcinoto disinteresse palesato da Rfi per le acque e il territorio messinesi.
Secondo Giuseppe Lotronto, segretario uscente Uil Trasporti, l’intervento di oggi, dall’eloquente titolo “Logistica, intermodalità, infrastrutture per uno sviluppo sostenibile e condiviso”, alla presenza tra gli altri del deputato nazionale e componente della commissione trasporti alla Camera Vincenzo Garofalo, «mira a denunciare la scarsità di grandi e piccole strutture, che impediscono una crescita consona del territorio, che per la sua posizione geografica, se non ben servito, ha pochissime possibilità di crescita. Il riconoscimento dell’area metropolitana, con la conseguente collaborazione con la dirimpettaia Reggio potrebbe far smuovere la situazione».
Emblematico dell’abbandono del governo è lo spostamento periodico di una nave da Messina che adesso serve anche una tratta del centro Italia. «La coperta è chiaramente corta – prosegue Lotronto – e questo è un segnale chiarissimo che hanno dato a Messina». La vera novità odierna è il passaggio di consegne tra il già citato Lotronto e il neo segretario della Uil trasporti Silvio Lasagni, che da inizio oggi al suo nuovo incarico: «Raccolgo un’eredità pesante – dichiara Lasagni – ho già esperienze in un ambiente complicato come quello dell’atm. Dovremo lavorare a 360 gradi dando la priorità alla riaccensione di un faro sulla questione messinese».
A proposito è intervenuto anche il presidente del Comitato Pendolari dello Stretto, Pietro interdonato. Per lui si tratta di un «ambiente incancrenito che soffre del monopolio che da anni si perpetua nello Stretto. I prezzi devono essere congrui al servizio offerto e non arbitrari come è per ora. Una soluzione per risolvere lo stallo deve essere trovata nell’istituzione di una linea di trasporto diretta tra Messina e le città di Reggio e Villa San Giovanni».
