Il primo punto territoriale di assistenza verrà realizzato a Ristretta. L’attivazione dei Pta viene considerata dall’assessore regionale Russo strumento chiave dell’intera riforma del sistema sanitario
In provincia di Messina, a Mistretta, sarà realizzato il nuovo modello pilota del PTA (Punto Territoriale di Assistenza), previsto dal Piano di riorganizzazione sanitario regionale per la tutela della continuità assistenziale e l’efficace integrazione socio-sanitaria con il territorio. Il PTA, perno integrante dell’opera di riforma avviata dall’Assessorato regionale, diventerà, nell’arco di un biennio, il nuovo punto di riferimento territoriale per il controllo e l’assistenza di alcune patologie croniche tra le più importanti per i loro costi sociali ed economici: il Diabete mellito, lo scompenso cardiaco e le Broncopneumatie.
“Il PTA – dice Giacomo Caudo, presidente FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) Sicilia e presidente dell’OMCeO (Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) di Messina – è il frutto di un accordo raggiunto, l’estate scorsa, tra la FIMMG regionale e l’Assessore alla Salute, Massimo Russo, e viene considerato come il cardine per l’avvio di un’efficace organizzazione di integrazione tra sistema sanitario e territorio e, soprattutto, come il modello di nuove e promettenti forme di collaborazione tra medici generici, specialisti e pazienti, insieme ai loro familiari, per la decisione e il controllo del migliore percorso assistenziale possibile. Un progetto che ha lo scopo di soddisfare in modo efficace la domanda di salute del cittadino e consentire una migliore e più efficiente allocazione delle risorse umane ed economiche”.
Il modello sarà avviato a Mistretta. Successivamente toccherà a Messina (due PTA) e alle altre province siciliane. Il PTA sarà attivo h24 e sette giorni su sette e al suo interno vedrà la presenza del medico generale, di specialisti sanitari e del personale infermieristico. “In questa logica – continua Caudo – il PTA prefigura un presidio ospedaliero avanzato, all’interno di uno scenario, che lascerà progressivamente agli ospedali l’intervento per le acuzie e al territorio la gestione dei processi di assistenza e deospedalizzazione. Si tratta comunque – aggiunge Caudo – di un processo riorganizzativo, che sta interessando anche altre regioni italiane. In Sicilia parliamo di PTA, in altre regioni si parla di UCCCP o Case della Salute, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: riorganizzare in maniera efficiente e qualitativamente elevata i percorsi assistenziali per il cittadino affetto da patologie coniche, che riguardano poi, in particolar modo, gli anziani”.
Il modo, in cui a livello territoriale saranno realizzati i percorsi assistenziali attraverso il PTA, viene seguito con attenzione anche dalle stesse industrie sanitarie. “I processi di miglioramento dell’assistenza sanitaria e la riorganizzazione dei percorsi di tutela della salute non possono che migliorare l’intero sistema delle cure – conclude Andrea Musilli, manager di Pfizer – offrendoci un orientamento più preciso per aderire prontamente a quelle che sono le richieste del mondo sanitario. Per questo motivo, Pfizer sostiene con Fimmg e le autorità sanitarie regionali incontri come quello tenuto a Messina. Il primo di una serie, che interesserà altre Regioni italiane nei prossimi mesi”.