Parte da Messina il nuovo modello organizzativo regionale della Sanità nel territorio (Pta)

Parte da Messina il nuovo modello organizzativo regionale della Sanità nel territorio (Pta)

Parte da Messina il nuovo modello organizzativo regionale della Sanità nel territorio (Pta)

martedì 16 Novembre 2010 - 10:09

Il primo punto territoriale di assistenza verrà realizzato a Ristretta. L’attivazione dei Pta viene considerata dall’assessore regionale Russo strumento chiave dell’intera riforma del sistema sanitario

In provincia di Messina, a Mistretta, sarà realizzato il nuovo modello pilota del PTA (Punto Territoriale di Assistenza), previsto dal Piano di riorganizzazione sanitario regionale per la tutela della continuità assistenziale e l’efficace integrazione socio-sanitaria con il territorio. Il PTA, perno integrante dell’opera di riforma avviata dall’Assessorato regionale, diventerà, nell’arco di un biennio, il nuovo punto di riferimento territoriale per il controllo e l’assistenza di alcune patologie croniche tra le più importanti per i loro costi sociali ed economici: il Diabete mellito, lo scompenso cardiaco e le Broncopneumatie.

“Il PTA – dice Giacomo Caudo, presidente FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) Sicilia e presidente dell’OMCeO (Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) di Messina – è il frutto di un accordo raggiunto, l’estate scorsa, tra la FIMMG regionale e l’Assessore alla Salute, Massimo Russo, e viene considerato come il cardine per l’avvio di un’efficace organizzazione di integrazione tra sistema sanitario e territorio e, soprattutto, come il modello di nuove e promettenti forme di collaborazione tra medici generici, specialisti e pazienti, insieme ai loro familiari, per la decisione e il controllo del migliore percorso assistenziale possibile. Un progetto che ha lo scopo di soddisfare in modo efficace la domanda di salute del cittadino e consentire una migliore e più efficiente allocazione delle risorse umane ed economiche”.

Il modello sarà avviato a Mistretta. Successivamente toccherà a Messina (due PTA) e alle altre province siciliane. Il PTA sarà attivo h24 e sette giorni su sette e al suo interno vedrà la presenza del medico generale, di specialisti sanitari e del personale infermieristico. “In questa logica – continua Caudo – il PTA prefigura un presidio ospedaliero avanzato, all’interno di uno scenario, che lascerà progressivamente agli ospedali l’intervento per le acuzie e al territorio la gestione dei processi di assistenza e deospedalizzazione. Si tratta comunque – aggiunge Caudo – di un processo riorganizzativo, che sta interessando anche altre regioni italiane. In Sicilia parliamo di PTA, in altre regioni si parla di UCCCP o Case della Salute, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: riorganizzare in maniera efficiente e qualitativamente elevata i percorsi assistenziali per il cittadino affetto da patologie coniche, che riguardano poi, in particolar modo, gli anziani”.

Il modo, in cui a livello territoriale saranno realizzati i percorsi assistenziali attraverso il PTA, viene seguito con attenzione anche dalle stesse industrie sanitarie. “I processi di miglioramento dell’assistenza sanitaria e la riorganizzazione dei percorsi di tutela della salute non possono che migliorare l’intero sistema delle cure – conclude Andrea Musilli, manager di Pfizer – offrendoci un orientamento più preciso per aderire prontamente a quelle che sono le richieste del mondo sanitario. Per questo motivo, Pfizer sostiene con Fimmg e le autorità sanitarie regionali incontri come quello tenuto a Messina. Il primo di una serie, che interesserà altre Regioni italiane nei prossimi mesi”.

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