Oggi ricorre l'anniversario della morte del giovane militante di -Democrazia Proletaria-
Era la notte tra l’otto e il nove maggio 1978 quando un militante di -Democrazia Proletaria-,partito di estrema sinistra, venne rapito, legato e fatto saltare col tritolo sulla ferrovia che da Palermo porta a Trapani. La notizia passò in secondo piano perchè la stessa notte le Brigate Rosse uccisero il presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. E nel dimenticatoio cadde la storia di Peppino Impastato, bollato sin da subito come militante terrorista, morto per un incidente mentre cercava di mettere una bomba sulla ferrovia. Ci sono voluti quasi vent’anni (nel 1997 la Procura di Palermo rinvia a giudizio Tano Badalamenti come mandante dell’omicidio) per ripristinare la verità sulla storia di questo picciotto di provincia.
Peppino lottava. E la sua lotta era difficile, quasi impossibile perchè andava a scontrarsi con la cultura e la mentalità del profondo sud degli anni settanta dove la mafia controllava il territorio, l’economia, e cominciava ad infiltrarsi nel lavori delle grandi opere effettuando quel passaggio da mafia rurale a mafia imprenditrice, quella dei cosiddetti colletti bianchi.
Peppino lottava per la libertà. La libertà e l’emancipazione del suo popolo, perchè aveva compreso che una società in cui la mafia controlla il territorio non può svilupparsi ed essere libera perchè la mafia genera solo sottosviluppo e negazione dei diritti.Perchè in Sicilia la vera lotta di classe, non era quella degli operai della Fiat, ma era quella di un intero popolo che deve ribellarsi ad una mentalità.
Oggi, a distanza di 31 anni la situazione non è cambiata. La nostra terra è ancora, e sempre di piu, sotto il giogo di questa organizzazione che continua a sfruttare il nostro non ribellarci per tenerci sotto controllo. E lo fa sempre con gli stessi mezzi, il controllo dell’economia attraverso il pizzo, il controllo del lavoro attraverso l’imposizione di assunzioni nei cantieri e nelle attività imprenditoriali del territorio. E allora, oggi come ieri, il messaggio di Peppino è attuale. In questo momento storico in cui la politica sembra essere sempre di più show e sempre meno servizio alla collettività l’esempio e il messaggio di Peppino Impastato devono essere un faro, una guida che ci permettano di lottare per poter guardare sempre con più fiducia al domani.
