Piazza Duomo allestita a festa: originale cena sociale tra musica e proposte

Piazza Duomo allestita a festa: originale cena sociale tra musica e proposte

Piazza Duomo allestita a festa: originale cena sociale tra musica e proposte

lunedì 21 Giugno 2010 - 06:26

La pacifica reazione dei messinesi contro le presunte violenze consumate a piazza Duomo. Si chiedeno nuovi spazi

Sono un centinaio le persone che venerdi sera hanno aderito all’iniziativa di un gruppo giovanile. A Piazza Duomo, sotto la luce dei lampioni intorno alle 21.30 diversi ragazzi hanno allestito una tavolata compresa di cibo e bevande. Quadro decisamente insolito proiettato sul tipico scenario apatico messinese.

La matrice dell’iniziativa è da attribuire alle presunte violenze esplose nella stessa piazza la notte dell’1 giugno (vedi articolo collegato). Dopo i comunicati della Federazione della Sinistra con Sinistra Ecologia Libertà e dell’Unione degli Universitari, venerdi sera la piazza ha reagito in modo assolutamente pacifico con la visibile simpatia dei passanti. Nessun intervento delle forze dell’ordine, nessuna segnalazione. Non manca la musica contornata da un ricco scambio culturale. Partecipano messinesi, spagnoli e rom. Ciascuno di essi ha contribuito in prima persona alla realizzazione della serata per lasciare un forte segnale: ad ogni azione corrisponde una reazione. Consapevolezza, collaborazione, solidarietà, valori comuni e conquista degli spazi sono le parole chiave della serata. L’unione di culture e modi di pensare diversi confluiscono sul fronte unico della rivendicazione degli spazi e della non violenza. È un segnale positivo che si contrappone alla banale e ripetitiva passività messinese.

Sono diverse le vicende che hanno visto la città di Messina protagonista di gravi episodi contro le fasce più deboli, contro persone che alcuni definiscono emarginati. Quello che secondo gli organizzatori è accaduto giorno 2 è un fatto gravissimo e non tollerabile che deve condurre a riflettere. Le considerazioni non si fermano a ciò che è avvenuto ma si guarda avanti. Bisogna parlare, essere consapevoli, organizzarsi per connettere esperienze e percorsi diversi. È stato lanciato un segnale. Le autorità messinesi non possono ignorare questi messaggi provenienti soprattutto dalle nuove generazioni per compiere una sincera autocritica e, se necessario, rimediare. È fondamentale la volontà da parte dell’amministrazione per far fronte alle esigenze di una città priva di luoghi di aggregazione e spazi per i più giovani. Una città caotica ed impersonale, ricca di tutto tranne che del necessario.

Antonio Marchese

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