“Ponte e trasporti”. Cosa cambierebbe con la realizzazione di questa grande opera?

“Ponte e trasporti”. Cosa cambierebbe con la realizzazione di questa grande opera?

“Ponte e trasporti”. Cosa cambierebbe con la realizzazione di questa grande opera?

mercoledì 20 Maggio 2009 - 22:15

Giorno 27 Maggio 2009 se ne discuterà in un incontro organizzato da CUB e Cobas.

“Sopra i flutti o sotto i flutti la Sicilia sia unita al Continente” frase celebre proclamata dal Ministro dei Lavori Pubblici Giuseppe Zanardelli nell’ormai lontano 1876. Da allora non sono mancate le occasioni per parlare del Ponte sullo Stretto e ogni qual volta è successo non si è potuto che constatare che la città è molto divisa sull’ attuazione di quest’opera. Ed è normale che sia così, vista l’enorme portata che questa impresa comporterebbe per Messina.

I favorevoli sottolineano l’enormità dei benefici di cui godrebbe il territorio, non solo siciliano ma dell’intero Sud d’ Italia, ultima speranza per provare a risollevare il meridione non solo grazie al Ponte ma a tutte le opere che questa realizzazione provocherebbe.

D’altro canto i contrari fanno riferimento ad altre tematiche, come:la salvaguardia dell’ambiente, la reale fattibilità tecnica dell’opera, le osservazioni sul fatto che l’economia potrebbe svilupparsi in tanti modi che non passino inevitabilmente solo dal Ponte.

Mercoledì 27 Maggio 2009, presso la Casamatta della sinistra in via S. Paolo dei Disciplinanti, la CUB ( Confederazione Unitaria di Base) e la Confederazione Cobas organizzano un dibattito pubblico sul tema “Ponte e trasporti” nel quale interverranno Pippo Gurrieri, coordinatore regionale CUB Trasporti; Francesco Urdì, responsabile CUB trasporti ATM Messina; Renato Franzitta, Confederazione COBAS Sicilia; Carlo Cataldi, Cobas Trasporti Palermo; un rappresentante della rete No Ponte.

Il punto cruciale dell’incontro sarà capire quali sono le vere esigenze del trasporto in Sicilia, che secondo gli organizzatori non passano dalla costruzione di una grande opera come il Ponte ma da altre infrastrutture ritenute più utili, meno dannose per l’ambiente e con risvolti occupazionali più forti. In particolar modo le problematiche relative alla rete ferroviaria in Sicilia e dei trasporti marittimi sono un nodo cruciale da affrontare ascoltando qualsiasi tipo di proposta costruttiva.

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