Sono stati presentati a Palazzo Zanca i primi risultati del progetto “Insieme con dignità-, ammesso al finanziamento del progetto Por Sicilia.
Realizzato dal Comune di Messina in Associazione Temporanea di Scopo (ATS) con l’Ecap Messina, Associazione degli industriali; Ufficio scolastico provinciale; Università degli Studi di Messina; Aciap; Acio; Acis; Asam; Fondazione antiusura Padre Pino Puglisi; Cat confesercenti Messina e Centro Itard, e sui 13 presentati, si è classificato al primo posto nella graduatoria provvisoria dei progetti ammessi a finanziamento e di quelli non ammissibili, nell’ambito dell’attuazione delle azioni a sostegno della lotta al fenomeno del racket e dell’usura.
Sulla scia delle passate esperienze anti-racket che il Comune di Messina ha già organizzato e promosso, “Insieme con dignità- si prefigge di realizzare sul territorio, una serie di interventi che mirano a contrastare efficacemente i sempre più frequenti fenomeni di estorsione ed usura che si registrano in città. Il progetto, il cui costo di intervento previsto è di 586.000,00 euro, si è realizzato una serie di azioni, differenti per natura e destinatari, articolati nell’arco di un anno. Ha contribuito a rispondere alla diffusa esigenza di contrastare più efficacemente i fenomeni di estorsione ed usura con azioni parallele agli interventi di repressione e controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine e della Magistratura. Attraverso una rete di partenariato, in parte già rodata, che comprende sia Enti territoriali ed Istituzioni pubbliche di varia natura, sia gli organismi di rappresentanza degli interessi delle categorie imprenditoriali ed i soggetti del volontariato che operano nel campo del contrasto ai fenomeni dell’usura e dell’estorsione, si sono approntate diverse forme di sensibilizzazione e prevenzione rispetto ai fenomeni del racket e dell’usura per consolidare ed accrescere i servizi di sostegno ai soggetti a rischio e a quelli già colpiti.
In particolare ci si è proposto di sviluppare una metodologia di intervento per la creazione di una rete territoriale di attori pubblici e del privato/sociale da coinvolgere per una sistematizzazione degli interventi locali sui fenomeni del racket e dell’usura. Sono stati, inoltre, previsti interventi diretti nei confronti dei destinatari, i quali hanno sviluppato la conoscenza delle problematiche dei fenomeni nel territorio in maniera da convertire in domanda esplicita il disagio locale e per favorire l’accesso dei soggetti deboli al supporto istituzionale. Il risultato finale atteso sarà il rafforzamento del legame di fiducia delle vittime dei fenomeni del racket e dell’usura con le istituzioni, e, soprattutto, il consolidamento del consenso sociale attorno a loro: è la forza di questo sostegno che assicura la migliore protezione a chi si è esposto.
