La risposta: «Noi della Compagnia Armada Invencible…»

La risposta: «Noi della Compagnia Armada Invencible…»

La risposta: «Noi della Compagnia Armada Invencible…»

lunedì 17 Agosto 2009 - 16:22

Il presidente Claudio Campo risponde alle parole del prof. Restifo

Cari lettori,

a quanto pare il nostro caro Prof. Restifo non conosce bene i fatti e , come buona parte dei dotti di questa città che non muovono un dito per diffondere cultura in concreto, omette la verità.

Il mio Gruppo Storico si chiama in verità Compagnia Armada Invencible, e non Compagnia della Invencible Armada…è stato un errore dell’ufficio delle entrate all’atto di registrare la mia associazione, la quale è senza scopo di lucro.

So bene da studioso e laureando in archeologia che l’Invencible Armada con Messina e il Mediterraneo non c’entra nulla. Tale armata fu creata da Filippo II d’Asburgo per sconfiggere la minaccia Inglese nella parte atlantica… noi siamo, e lo dimostrerà il nuovo nome che apporremo dopo l’estate, il Gran tercio Viejo de Sicilia, dispiegamento di forze spagnole in Sicilia e Messina durante tutto il 1500 e 1600. Per quanto riguarda le manifestazioni da noi fatte (organizzate) non vi è alcun difetto storico e spiego perchè:

– le nostre sporadiche manifestazioni in zona duomo erano volte ad una più radicata sensibilizzazione dal punto di vista storico e storico -rievocativo, della quale Messina e i suoi cittadini hanno veramente bisogno per riscoprire il senso di appartenenza a questa meravigliosa città, a prescindere che siamo spagnoli o arabi…

La nostra partecipazione per il quarto anno consecutivo alla processione della Vara, in qualità di corteo storico, non è anacronistico, poichè in primis rievochiamo la presenza militare che al tempo, e precisamente nell’anno domini 1535, presiedeva il corteo non ancora marianizzato per evitare tumulti tra le varie genti presenti in quei secoli, come greci, arabi, bizantini, ebrei i quali non indugiavano nel deridere tali eventi cittadini; come adesso vi sono i carabinieri per arginare episodi magari non della stessa natura, ma che comunque recano disordine lungo il percorso ferragostano; affermavo pocanzi che la macchina non era marianizzata poichè al posto della effige della Vergine vi era ubicata quella dell’imperatore Carlo V d’asburgo, ed il ceppo era quindi una delle tante macchine celebranti la vittoria dell’imperatore a Tunisi su Barbarossa e la sua armata.

– in secundis rievochiamo proprio l’esercito che sfilava in tale occasione in alta uniforme da palazzo a guisa di guardia personale del regnante austro-spagnolo.

Per quanto riguarda invece, e ci tengo a sottolinearlo più e più volte, la manifestazione del 6 Agosto 2009 tenutasi nella zona fieristica di Messina, ho da dire tante cose… 1° Non l’abbiamo organizzata noi, bensì colui che si fa chiamare esperto di fortificazioni a Messina, il Dott. Enzo Caruso, promotore organizzatore e tutto fare…senza un nostro ausilio filologico, storico, oplologico etc… noi siamo solamente stati invitati sotto contratto regolare, come anche il Gruppo di Venezia capeggiato dal Dott. Massimo Andreoli, presidente del CERS…e per il caro Prof. che forse non sa cosa sia perchè forse troppo attento a criticare e mai a promuovere, CERS sta per CONSORZIO EUROPEO DELLA RIEVOCAZIONE STORICA. siamo tutti rimasti ammutoliti in negativo vedendo la mala organizzazione e antistoricità dell’evento…(e comunque la nostra partecipazione è servita per certi aspetti per porre rimedio a questo scempio delle rievocazione storica troppo spesso scambiata per carnevalata) vi cinto alcuni dati che meglio denotano la buffonata…

– come prima cosa il giorno scelto non ha valenza storica ma condizionata dagli eventi presenti in fiera, anche perchè la laga cristiana incominciò a radunarsi a Messina in vista della Battaglia di Lepanto intorno al 24 Agosto del 1571…

– gli abiti usati dagli organizzatori della pseudo rievocazione storica erano quelli della Provincia regionale di messina, a mio avviso antistorici sia dal punto di vista delle forme, sia dal punto di vista dei materiali… mentre i nostri sono stati fatti in base all’archivio di Barcellona di Catalogna e di Madrid, sulla base a delle incisioni del 1600 che raffiguravano la divisa da palazzo di quell’epoca, ed altresì in base a reperti museali autentici, ma questo conceto riguarda anche le armi e le armature, ogni cosa vera e fedele nelle forme, materiali e pesi. Il mio entourage si avvale anche di un gemellaggio stipulato con il corpo della guardia svizzera pontificia del Maggiore Husler e con il loro sarto, il Signor Ety Cicioni, presso la cui sartoria stanno per essere confezionati alcuni abiti da capitano.

– nella peggiore delle ipotesi dovevamo essere presi ai piedi della Madonnina del porto da alcune barche in legno dei pescatori del luogo, ma a nostra sorpresa e disgusto siamo stati traghettati dalle motovedette della capitaneria di porto, il che ha tolto ancora più storicità all’evento. La location fieristica non era comunque idonea… e non solo noi abbiamo partecipato a questa iniziativa, da ammirare solo da un punto di vista, quello della voglia di fare, ma criticabile per tutto quanto il resto; abbiamo ricevuto noi e Venezia anche la beffa di non essere menzionati tra i partecipanti, ma solo il circolo Marco polo di Venezia, il dott. d’Amore e naturalmente Enzo Caruso, che tra l’altro non si è degnato di darci un refrigerio dopo la giornata afosa e medio-impegnativa…non tanto per la complessità della manifestazione ma quanto per il peso prolungato degli armamenti da noi adottati.

Caro professore so dell’esistenza dell’Ordine dei Cavalieri della Stella, ordine equestre messinese creato per difendere le coste locali contro le incursioni saracene e soppresso dagli spagnoli. Proprio i miei più cari amici e collaboratori ne sono cavalieri quindi so di cosa si parla e tra qualche anno ne sentirà parlare più spesso e ne vedrà i membri in alta uniforme nelle più solenni celebrazioni.

Caro professore, prima di scrivere a tutto spiano questi articoli si aggiorni, mi chiami pure, sono a sua totale disposizione, per qualsiasi delucidazione, e per cortesia non getti fango su una iniziativa, forse l’unica così formata presente almeno nella nostra città, che si impegna a fondo, e lei non sa quanto, spendendo risorse finanziarie proprie, agendo senza un fine lucroso, ma solo per amore della città e della sua storia e volendo dare una visione migliore a quanti ne visitano i luoghi ricchi di fascino e di memoria…

Comunque le butto giù un’anteprima…IO CLAUDIO CAMPO, PRESIDENTE DEL GRUPPO STORICO GRAN TERCIO VIEJO DE SICILIA, HO INTENZIONE DI REIMPOSTARE PER L’ANNO VENTURO LA MANIFESTAZIONE PROPOSTA IL 6 AGOSTO 2009, SOTTO SUTT’ALTRA VALENZA, NATURALMENTE QUELLA STORICA CON MASSIMO RIGORE FILOLOGICO, ma questa volta avrà un titolo storicamente esatto, che ne connoti la vera natura storica, non come la RIEVOCAZIONE DELLA BATTAGLIA DI LEPANTO, per la quale molta gente mi chiedeva se avremmo o meno fatto la battaglia navale nello Stretto…quella fu fatta solo a Lepanto, e in quei luoghi solo per caso, perché lì la flotta ottomana fermò l’avanzata cristiana diretta verso la zona del Bosforo. Vedrà una sostanziale differenza…naturalmente solo la mia azione da singolo cittadino nn basta, quindi mi auguro una sentita e radicata partecipazione di tutte le istituzioni, di tutte le parti solciali e soprattutto culturali e giovanili per una ottima riuscita dell’evento che potrebbe dare visibilità a Messina a livello Europeo. Grazie

P.S. caro Prof. se vuole sa come trovarmi per un confronto faccia a faccia senza indugi ne timori.

Il Presidente

Claudio Campo

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