Si è concluso il primo quadrimestre, ed adesso dovranno partire i corsi di recupero per saldare i debiti scolastici. E’ quanto stabilito dalla nuova normativa introdotta dal Ministro Fioroni, che ha concepito queste fasi di approfondimento come prima possibilità della quale possono usufruire gli studenti poco volenterosi possono usufruire.
La seconda sarà data con un esame finale da sostenere tra fine agosto ed i primi di settembre. E proprio su questo punto gli animi si infuocano, in quanto, in tal modo sono a rischio sia le ferie dei docenti che quelle delle famiglie.
Infatti, tra corsi svolti a giugno, luglio od agosto, per la prima volta gli insegnati della scuola superiore si trovano nelle condizioni di dovere concordare le ferie proprio come fanno tutti gli altri impiegati statali.
Certo, i professori si possono anche rifiutare di svolgere i corsi estivi ma in parecchi casi è stato già deliberato dai collegi dei docenti che le lezioni di recupero vengano affidate agli stessi insegnanti che hanno seguito i ragazzi durante tutto l’anno. Per questa ragione, nei giorni scorsi, la Gilda degli insegnanti ha lanciato l’allarme chiedendo a Fioroni di intervenire.
Ma al ministero sono perentori. -A proposito dei corsi di recupero dei debiti formativi, si precisa che il loro svolgimento nei mesi di luglio ed agosto è pienamente legittimo-.
Così, dopo un decennio, le famiglie italiane saranno costrette nuovamente a programmare le vacanze estive facendo i conti con le pagelle dei figli. Infatti, per coloro che a giugno non avessero ancora colmato le carenze nella preparazione, tali comunque da non pregiudicare l’intero anno scolastico con la bocciatura, scatta la seconda fase: la sospensione del giudizio, il recupero durante l’estate e l’esame a fine agosto.
