Un aumento di ben 8 euro in meno di 3 anni. Per raggiungere la Sicilia un auto spendeva nel 2005 -solo- 21 euro. L'anno scorso si è arrivati a 29 euro. E' quest’anno?
E’ veramente sorprendente come la crisi mondiale degli ultimi periodi sia stata pronosticata con largo anticipo dalla Caronte&tourist che ha pensato bene di tappare qualche buco economico in anticipo con un aumento che definire progressivo non è del tutto corretto; forse incostante, irragionevole e sempre in crescita è più giusto. Infatti, dal 2005 al 2008 ben 8 sono gli euro in più che deve sborsare chi ha intenzione di passare un periodo di vacanza in Sicilia o chi dalla Sicilia si sposta nel continente per cercare un po’ di frescura magari in qualche collina toscana. In termini percentuali si capisce ancora meglio la portata dell’incremento, pari al 38% complessivo. A tal proposito, un nostro lettore del settentrione che si firma come mark ci invia una @mail con allegate le foto dei suoi viaggi dal Trentino Alto Adige in Sicilia durante il periodo estivo. Ovviamente non si tratta di immagini di luoghi o bellezze artistiche. Le foto si riferiscono, come vedete, ai biglietti che il turista ha conservato con cura riferite agli anni 2005, 2007, 2008 per l’attraversamento della lingua di mare che separa le due sponde. Nella sua @mail ci chiede se vi è stato un ulteriore aumento della tariffa visto che sta facendo gli ultimi conti, come da buon padre di famiglia, su quanto spendere per le vacanza confrontando convenienze, e quindi rincari che purtroppo ci conferma dalle sue indagini di mercato avvengono in quasi tutti i luoghi di villeggiatura, per il gasolio, l’autostrada, i ristoranti, etc etc.
Il nostro lettore inoltre ci invita ad un controllo attento su questo tipo di aumento ribadendo che solo tra il 2007 ed il 2008 la crescita del prezzo del biglietto risulta davvero sproporzionata.
La sua lettera finisce con: -la Sicilia è una terra bellissima e potrebbe vivere solo di turismo ma se le condizioni economiche mondiali non sono incoraggianti solo a pensare di dover pagare 30 euro per attraversare 3 chilometri di mare (10 euro a chilometro) preferisco cambiare destinazione. Costa meno, per chilometro, viaggiare in aereo anziché attraversare lo stretto. Forse quest’anno la mia famiglia la porto in Australia, in aereo-.
