Vivere l'Università da protagonisti

Vivere l’Università da protagonisti

Redazione

Vivere l’Università da protagonisti

lunedì 30 Luglio 2007 - 14:00

Un universo variegato, quello delle associazioni universitarie. Accomunato dalla voglia di partecipazione attiva all’interno di un’istituzione che, nel bene e nel male, risulterà fondamentale nelle scelte per la vita futura. Di associazioni all’interno dell’Università di Messina ne nascono ogni anno, la maggior parte dall’iniziativa di pochi colleghi amici. Alcune hanno fortuna e si allargano, crescono di numero e di peso, altre durano lo stretto giro di qualche mese, un anno, e poi muoiono. Tra quelle giovani, ma che stanno sedimentando c’è l’associazione “Ingenium- [www.associazioneingenium.it], radicata nella Facoltà di Ingegneria.

Nata il 22 febbraio 2006, è riuscita, già nelle elezioni del marzo 2006, a fare eleggere un senatore accademico e diversi rappresentanti nel Consiglio di Facoltà. «I nostri obiettivi – spiega il presidente Antonio Bellitto – sono la promozione di una concezione dell’Università come luogo di scambio e di confronto di idee, tra studenti e tra studenti e professori. In particolare tentiamo di creare un clima di collaborazione tra gli studenti per rafforzare la loro rappresentatività negli organi di governo dell’Università». Ma non solo: l’associazione si è distinta per l’organizzazione di alcuni eventi aggregativi, nell’estate 2006 la proiezione delle partite dei mondiali su maxischermo sulla terrazza della Facoltà di Ingegneria, e nello stesso posto appena un mese fa una festa di fine anno accademico. Iniziative che non avrebbero avuto successo senza l’appoggio del preside, professor Signorino Galvagno. «Abbiamo trovato dalla nostra parte – precisa Bellitto – un preside (nella foto alla sinistra di Antonio Bellitto e Giuseppe Rinaldi, tesoriere di “Ingenium-, in occasione della consegna di targa e tessera di socio onorario durante la festa di fine anno) veramente avanti, uno di noi, che si sa calare nei nostri panni e capisce le esigenze di noi studenti».

Un giudizio molto simile Bellitto lo dedica al rettore Franco Tomasello: «Non commento le vicende giudiziarie in corso. Posso dire, però, che con questo rettore noi studenti ci siamo trovati bene. Abbiamo capito che condivide il nostro punto di vista sull’Università come centro di aggregazione. Lo si è visto con l’organizzazione della “Giornata dei Saperi-, ma anche con l’introduzione della smart card studenti, una tessera con un chip magnetico che dà l’accesso a tutta una serie di servizi».

Ma che dire dell’aumento vertiginoso delle tasse? «Certo, questa è la nota dolente. Però c’è in corso una trattativa tra gli studenti e l’amministrazione. Nell’ultimo incontro del 17 luglio abbiamo ottenuto la ratealizzazione del conguaglio e l’impegno da parte degli uffici a rivedere le fasce di reddito. Riteniamo sia un buon risultato».

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