Attraverso i blog specializzati i crocieristi scambiano impressioni e giudizi sulla nostra città
“There is really nothing in Messina”. Non c’è nulla a Messina, una considerazione che vede d’accordo molti dei crocieristi che tornati nelle proprie città decidono di condividere l’esperienza del viaggio appena trascorso sui blog specializzati. Altri sostengono che a parte l’orologio del Duomo non c’è nulla, giudicando Messina una meta non turistica.
Sentire parlare della propria città persone che hanno avuto modo di vederla solo per qualche ora può far pensare a eccessi di criticismo. Poi si viene tramortiti da una serie di “go to Taormina”, con continui inviti a visitare questa località e a richieste di informazioni per sapere come raggiungerla : taxi, auto noleggiate, treni anche se il mezzo più consigliato è il bus previsto nel pacchetto offerto sulla nave. Non mancano consigli di tanti tipi come per esempio quello andare di a Taormina di mattina, il prima possibile, sennò si rischia di trovare i negozi chiusi nell’ora di pranzo. C’è chi informa sui prezzi praticati dai tassisti che vengono definiti onesti e molto disponibili, bravi anche nel dare suggerimenti su negozi e ristoranti.
Probabilmente dovrebbe creare degli interrogativi il fatto che la nostra città dia di sé un immagine così negativa da non spingere nemmeno alla voglia di scoprirla. Molti dei commenti negativi vengono da persone che forse non hanno avuto modo di scoprire tutto quello che ha da offrire Messina, anche perché non gli viene pubblicizzato, e vengono dirottate subito per altre destinazioni. Tutti siamo felici che Taormina venga definita “wonderful”,meravigliosa, esaltandone soprattutto l’aspetto paesaggistico di straordinario fascino e la concentrazione di negozi vari ma non si può non essere rammaricati del fatto che Messina, che delle possibilità di intrattenimento turistico ce l’ha, venga liquidata con un “non c’è nulla da fare”.
Soprattutto perché uno non esclude l’altro, c’è chi avendo diviso la propria giornata a metà, tra la “perla dello Ionio” e la “città dello Stretto” ritiene di aver passato uno dei giorni più belli e piacevoli di tutta la crociera. Non manca chi è in disaccordo con i commenti dei critici e ritiene che Messina abbia delle bellezze da mostrare: un museo definito “beautiful” grazie alle opere di Caravaggio e Antonello da Messina, delle chiese storiche come il Duomo o la chiesa di Montalto, due bei laghi e anche delle spiagge piacevoli, infine il meraviglioso spettacolo dello Stretto di Messina. Esistono dunque dei margini per migliorare la situazione, ma si dovrebbe fare di più per valorizzare le bellezze cittadine, per mantenere le strade con un determinato decoro e per assicurare ai turisti un servizio di trasporto pubblico più efficiente.
Si creerebbe così un benessere che coinvolgerebbe anche i cittadini e forse quella che viene definita “just a port”,solo un porto, potrebbe assumere l’appellativo di “città turistica”.
