Un'azionista messinese è stata ammessa tra le parti civili al processo all'ex direttore del Sole24ore. Non ammesso invece l'Ordine dei Giornalisti
C’è anche un’azionista messinese tra le parti civili al processo contro l’ex direttore editoriale del Sole 24ore, Roberto Napoletano. Il Tribunale di Milano ha ammesso la costituzione della signora Caterina Zodda, assistita dagli avvocati Pietro Ruggeri e Daniela Vitanza, e tanti altri investitori italiani. No invece all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, non ammesso perché la richiesta è stata presentata fuori termine.
Il dibattimento davanti alla II sezione Penale Collegiale di Milano ha preso il via stamane e proseguirà il prossimo 28 maggio, quando la Corte deciderà se citare in giudizio, come responsabile civile, lo stesso quotidiano che Napoletano guidava.
L’ex direttore ed amministratore di fatto è accusato di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato, per le presunte false dichiarazioni delle vendite del quotidiano, le copie “taroccate”.
La signora Zodda lamenta il deprezzamento delle azioni da lei acquistate – all’epoca per circa 6 mila euro – a causa della vicenda al centro del processo, che vede imputati anche lo stesso Sole 24ore Spa, l’ex presidente Benito Benedini e l’ex amministratore delegato, Donatella Treu, che alla scorsa udienza hanno tutti patteggiato la pena: un anno e 5 mesi per Benedini, 20 mesi per la Treu.
Caterina Zodda è l’unica messinese tra le parti civili del processo. Oggi il Tribunale ha ammesso anche i dipendenti e gli altri investitori che lo hanno chiesto, compresa Confindustria, azionista di riferimento. Tra i legali che assistono le parti civili c’è anche l’ex magistrato di Mani Pulite Antonio Di Pietro.