La Caritas “on the road”. Si celebra il primo compleanno dell’Help Center

La Caritas “on the road”. Si celebra il primo compleanno dell’Help Center

Giovanni Cianciafara

La Caritas “on the road”. Si celebra il primo compleanno dell’Help Center

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venerdì 09 Maggio 2014 - 08:10

Domenica la giornata di festa dell'Help Center. Un anno fa l’inaugurazione dello Studio medico specialistico per indigenti alla Stazione Centrale

Soddisfazione e lungimiranza. Questi gli elementi in primo piano alla presentazione del primo “compleanno” dello Studio medico specialistico Help Center. “Ci sono tutte le premesse perché questo servizio venga reso permanente” – dice padre Tripodo. Numeri alla mano si intende dimostrare che il servizio finora elargito è stato di vitale importanza per i più bisognosi e, anzi, lo si intende rilanciare.

Domenica 11 maggio, dalle ore 17 alle ore 21, presso i locali dello Studio medico, sarà riproposta la festa dell’Help Center, con momenti di spettacolo, interventi, flash mob, mostre e degustazioni di pietanze cucinate dai partecipanti.

La parola chiave è continuità. “Solo così nella relazione umana tra ospite e assistente si può andare oltre le emergenze e camminare insieme, in amicizia, solidarietà e consapevolezza” – continua padre Tripodo.

Con più di 20 specializzazioni, nello studio sono state eseguite oltre 2500 prestazioni mediche a fronte dei 579 pazienti visitati. Come intende sottolineare il dott. Francesco Certo, presidente di Terra di Gesù, “siamo di fronte ad un aumento della domanda di aiuto da parte di italiani che di recente ha raggiunto una soglia del 40% dei beneficiari, causato dalla crisi. Nonostante l’80% dei pazienti abbia un tetto sulla testa, ciò non basta a preservarli da situazione di grave disagio economico”.

Inaugurato il 12 maggio 2013, lo Studio medico specialistico, gestito da Terra di Gesù onlus con i suoi “Medici di Carità”, nasce all’interno dell’Help Center, il centro diurno di accoglienza che raccoglie l’esperienza di decenni di relazioni e impegni svolti dalla Chiesa e dai volontari nel mondo dei senza dimora. Rappresenta lo “snodo” di una rete di associazioni e servizi ed è stato attivato il 27 gennaio 2012 alla Stazione Centrale di Messina dalla Caritas diocesana, gestito da Santa Maria della Strada con il supporto di enti come Ferrovie e di privati quali Enel, Cuore ed Ikea.

Padre Tripodo, dunque, si appella alla comunità nella speranza di ottenere degli “spazi più adeguati, che risultano indispensabili per consentire che il servizio si svolga al meglio, con la massima efficacia”.

“Da un anno – precisa padre Francesco Pati, responsabile dei centri di accoglienza della Diocesi e fondatore dell’associazione di volontariato e cooperativa sociale Santa Maria della Strada – all’Help Center è operativo lo Studio medico specialistico. Un servizio importantissimo. Un servizio che ha evitato a tante persone di peggiorare le proprie condizioni e che merita tutto l’aiuto necessario, le strutture e le risorse sufficienti”.

Giovanni Cianciafara

2 commenti

  1. letterio.colloca 9 Maggio 2014 22:01

    Quando cesserà la questua che ha caratterizzato questa diocesi e che ha fatto ACCUMULARE un ENORME ED IMBARAZZANTE PATRIMONIO anche IMMOBILIARE (magari ESENTASSE!!!?) MIMETIZZATO (plessi abbandonati od occupati al 10% dell’effettiva ricettività)?????????

    Ha voglia l’attuale Papa di predicare, soprattutto al clero, il distacco dalle cose terrene, dai meri piaceri terreni, i reiterati richiami ad una vita cristiana ed ad una ritrovata antica Moralità.
    Anche Lui sa quanta profano attaccamento all’agiatezza caratterizza l”uomo di Chiesa,
    oggi (card.Bertone docet).
    Si continua a fare incetta, a chiedere alla “comunità spazi più adeguati, che risultano indispensabili per consentire che il servizio si svolga al meglio, con la massima efficacia”.

    Mi domando se:
    Parlano di quegli “spazi più adeguati” che sono stati NEGATI (non offerti) ai migranti SOPRAVVISSUTI che tribolano ancora in ambiti risaputi malsani?
    perché, invece di “scroccare” la disponibilità delle Ferrovie o pensare di SOTTRARRE ALTRI IMMOBILE (magari al … Comune), non ospitare l’Help Center in uno dei cespiti cittadini “semiclandestini” della curia cittadina?

    Tra ESENZIONI da tasse, CONGRUI AFFITTI da scuole,negozi,appartamenti, ex “luoghi di culto” dismessi, QUESTUE, l’OTTO PER MILLE , etc è assai probabile che la Curia sia l’unica AZIENDA in attivo anche sul territorio di questa disgraziata provincia.
    Una “simile azienda” può sicuramente PERMETTERSI di …RIDURRE I PROPRI INTROITI A FAVORE DI …..fratelli meno fortunati!!!!

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  2. letterio.colloca 9 Maggio 2014 22:01

    Quando cesserà la questua che ha caratterizzato questa diocesi e che ha fatto ACCUMULARE un ENORME ED IMBARAZZANTE PATRIMONIO anche IMMOBILIARE (magari ESENTASSE!!!?) MIMETIZZATO (plessi abbandonati od occupati al 10% dell’effettiva ricettività)?????????

    Ha voglia l’attuale Papa di predicare, soprattutto al clero, il distacco dalle cose terrene, dai meri piaceri terreni, i reiterati richiami ad una vita cristiana ed ad una ritrovata antica Moralità.
    Anche Lui sa quanta profano attaccamento all’agiatezza caratterizza l”uomo di Chiesa,
    oggi (card.Bertone docet).
    Si continua a fare incetta, a chiedere alla “comunità spazi più adeguati, che risultano indispensabili per consentire che il servizio si svolga al meglio, con la massima efficacia”.

    Mi domando se:
    Parlano di quegli “spazi più adeguati” che sono stati NEGATI (non offerti) ai migranti SOPRAVVISSUTI che tribolano ancora in ambiti risaputi malsani?
    perché, invece di “scroccare” la disponibilità delle Ferrovie o pensare di SOTTRARRE ALTRI IMMOBILE (magari al … Comune), non ospitare l’Help Center in uno dei cespiti cittadini “semiclandestini” della curia cittadina?

    Tra ESENZIONI da tasse, CONGRUI AFFITTI da scuole,negozi,appartamenti, ex “luoghi di culto” dismessi, QUESTUE, l’OTTO PER MILLE , etc è assai probabile che la Curia sia l’unica AZIENDA in attivo anche sul territorio di questa disgraziata provincia.
    Una “simile azienda” può sicuramente PERMETTERSI di …RIDURRE I PROPRI INTROITI A FAVORE DI …..fratelli meno fortunati!!!!

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