Riccardo Iacona affronta il tema, terribilmente attuale, del femminicidio.

Riccardo Iacona affronta il tema, terribilmente attuale, del femminicidio.

Laura Giacobbe

Riccardo Iacona affronta il tema, terribilmente attuale, del femminicidio.

venerdì 04 Aprile 2014 - 11:58

Il numero delle morti di donne per mano di mariti, fidanzati, ex fidanzati... ha raggiunto una portata sconcertante. E' una realtà che oggi ci tocca da vicino e che non può più essere sottovalutata.

Riccardo Iacona, storico volto della televisione d’inchiesta, oggi autore e conduttore del programma di denuncia sociale PRESADIRETTA, ha dedicato le giornate di ieri e di oggi all’incontro con alcune scuole locali per parlare del suo ultimo libro, “Se questi sono gli uomini” (edito da Chiarelettere). Si tratta di un’opera estremamente importante, frutto di un’indagine che ha attraversato il paese da Nord a Sud, per la precisione da Enna a Milano, alla scoperta del fenomeno del femminicidio. Una realtà, questa, che oggi ci tocca da vicino e che, come il giornalista ci tiene a far comprendere, non può più essere sottovalutata. Il numero delle morti di donne per mano di mariti, fidanzati, ex fidanzati… ha raggiunto una portata sconcertante, ma per quanto se ne parli pubblicamente con toni spesso accesi e insofferenti, le istituzioni non sembrano ancora decise a prendere seri provvedimenti per porre fine, o perlomeno cercare di arginare questa piaga sociale. Questo lo spirito di denuncia che anima le pagine del libro, un desiderio di rivendicazione, ma più ancora di azione. Lo si è percepito chiaramente dalle parole palpitanti e dai toni accalorati dell’autore, quando ieri, nel teatro dell’istituto S. Giovanni Bosco di Messina, ha risposto ai quesiti ed alle sollecitazioni dei tanti ragazzi che, nell’ambito del progetto “La libreria incontra la scuola”, hanno letto il libro e si sono confrontati con questo tema. L’incontro, al quale ha preso parte anche l’associazione culturale Actorgym, ha alternato letture ad alta voce di brani significativi estratti dal libro a momenti di dibattito, su vari aspetti del problema di volta in volta sollevati dai singoli alunni. Seguendo il percorso tracciato dal libro, nel quale il giornalista dialoga con amici e familiari di alcune vittime di maltrattamenti o addirittura omicidi, si è cercato di entrare nella mentalità del carnefice, per sviscerare i fattori psichici ed emotivi che hanno potuto indurre un simile comportamento. Si è parlato del concetto di onore, da mantenere limpido ad ogni costo di fronte alla società e che, nell’ottica del compagno-aggressore, può essere messo a repentaglio lasciando alla compagna eccessiva libertà. ‘E stato poi dipanato il concetto di donna vista come “proprietà” dal proprio compagno, al punto da poterle interdire determinati comportamenti se ritenuti difformi dalla volontà e dai desideri dello stesso. “La violenza interviene quando la psiche si sente inibita”, ha affermato l’autore, quando si ha l’impressione di perdere l’autorità, il controllo. Nell’ottica di questi uomini, la donna che reclama libertà, indipendenza, autonomia, scavalcando così l’autorità maschile, va punita; Un tipo di mentalità paragonabile a quella di certe realtà paesane, od al mondo islamico. Facendo un piccolo excursus storico, Iacona ha riportato alla mente le lotte femministe avvenute tra ‘800 e ‘900, constatando come, rispetto alle grandi conquiste allora ottenute, oggi ci sia stato un enorme regresso, dovuto alla reazione maschile a tali prese di posizione. Da quanto discusso ed argomentato in sala, infine, si è potuto osservare come l’intento principale di questo libro-reportage sia stato sottolineare l’importanza e l’urgenza di un impegno maggiore da parte di politici ed istituzioni, per porre fine ad un fenomeno che, agli occhi dell’autore, appare totalmente fuori controllo. Tra le possibili soluzioni, egli suggerisce di investire economicamente in centri anti-violenza, che forniscano alle donne un’alternativa di fuga ed un ascolto competente da parte di personale specializzato; ma sottolinea anche la necessità di affiancare alla pena un tentativo di recupero psicologico dell’aggressore, al fine di evitare un eventuale ripetersi dell’episodio.
A conclusione dell’incontro, Riccardo Iacona ha manifestato il suo orgoglio di aver dato, con questo volume, un contributo anche piccolo alla causa , ed ha ribadito la sua volontà di continuare a battersi per la stessa, per tentare di cambiare le cose con il mezzo che gli è più congeniale ed al quale fin da ragazzo si è dedicato con passione: il giornalismo di inchiesta.

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