Il sindaco di Milazzo, Pippo Midili, in visita presso l'ospedale Fogliani per verificare lo stato dei lavori
MILAZZO – Il sindaco di Milazzo, Pippo Midili, ha effettuato un sopralluogo presso l’ospedale Fogliani per verificare direttamente lo stato dei reparti coinvolti nei lavori di ristrutturazione. La sua decisione è arrivata dopo la pubblicazione di un documento da parte del sindacato dei dirigenti medici, che ha richiesto l’emissione di un’ordinanza per bloccare il trasferimento del reparto di Medicina da Milazzo a Barcellona.
Verifica dei reparti e stato dei lavori
Accompagnato dal direttore generale Giuseppe Cuccì, il sindaco ha visitato i reparti di Medicina, Ostetricia e Pronto Soccorso. Gli operatori hanno già svuotato completamente il reparto di Medicina per consentire l’avvio dei lavori, previsto già dalla prossima settimana.

Durante la visita, Midili ha controllato anche le stanze di degenza del nuovo reparto di Ostetricia, tutte dotate di bagno; per l’unica stanza sprovvista, è stato predisposto un locale dedicato. Sullo stesso piano si trovano anche la sala travaglio e la sala operatoria. Il Pronto Soccorso, attualmente in fase di potenziamento, è stato trasferito temporaneamente per garantire la continuità del servizio.
Midili chiarisce sul reparto di Medicina
Il sindaco di Milazzo è quindi intervenuto sul trasferimento del reparto di Medicina, spiegando: «Mi è stato detto che, oltre ad essere provvisorio, era inevitabile per evitare il taglio di posti letto. In questa fase degli interventi, infatti, non c’erano a Milazzo altri locali dove poter trasferire l’unità operativa Medicina».

Midili ha quindi concluso, parlando della nuova rete ospedaliera: «Oltre agli interventi strutturali e alla riqualificazione del pronto soccorso, si avrà un ampliamento dello stesso con una nuova piastra da 500 mq che potrà garantire una migliore accoglienza e sistemazione degli utenti. Anche il reparto di neurologia sarà dotato di una stroke unit. Milazzo consoliderà il proprio ruolo di polo dell’emergenza-urgenza col potenziamento dei posti della terapia intensiva, da 5 a 8, e con l’istituzione di 8 posti letto di terapia sub-intensiva. Certo –ha concluso– è indubbio che i lavori stiano determinando dei disagi, ma ritengo che si tratta di sacrifici che occorre fare per poter avere un polo ospedaliero adeguato dal punto di vista sismico e con posti letto e reparti potenziati».
