Crisi economica e bilanci in rosso, piovono reazioni politiche e sindacali. Tutti chiedono un confronto

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Crisi economica e bilanci in rosso, piovono reazioni politiche e sindacali. Tutti chiedono un confronto

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mercoledì 15 Febbraio 2012 - 00:28

I sindacati mettono i puntini sulle “i”: “Non saranno i dipendenti a dover pagare le spese di una cattiva gestione amministrativa”. Il Pd chiede una seduta straordinaria e allargata di consiglio

Se anche qualcuno avesse nutrito una piccola percentuale di speranza sul fatto che il Comune, economicamente parlando, non fosse giunto ad un punto di quasi non ritorno, sarebbe costretto a ricredersi di fronte alla “disaramente” richiesta di sos che il sindaco Buzzanca ha lanciato ieri al premier Monti. Una richiesta ben precisa attraverso la quale il primo cittadino spera di ottenere quei trasferimenti erariali che consentano almeno di far fronte al pagamento degli stipendi degli impiegati. Dure e prevedibili le reazioni delle organizzazioni sindacali, con in testa Cisl e Cgil.

Nel primo caso, il segretario Calogero Emanuele definisce tutto sommato prevedibili e già annunciate le condizioni in cui versano i conti di palazzo Zanca, a farlo capire i ritardi, già maturati, nella corresponsione degli stipendi. “Come già detto a dicembre – afferma il rappresentante della Cisl – è giusto far chiarezza procedendo, prima di ogni cosa, al taglio delle spese della politica, delle indennità e quindi alla revoca degli incarichi a esperti, consulenti e delle parcelle ai legali, evitando ogni abuso e sperpero di denaro. I proclami e gli spot televisivi del sindaco e di qualche assessore, non servono. Serve, invece, fare chiarezza senza inutili fughe in avanti per scaricarsi dalle responsabilità. La Cisl Fp chiede un confronto e un dibattito aperto per analizzare lo stato economico e finanziario del Comune e quindi concertare le strategie da attuare per evitare il dissesto che sarebbe un disastro per la città. Ma sui dipendenti, sia chiaro, non si faranno sconti, altrimenti saremo pronti alla mobilitazione generale”.

Non meno dura la posizione della Fp Cgil. La segretaria Clara Crocè, infatti, definisce il sindaco Buzzanca “allergico al confronto ma capace di scaricare su altri le responsabilità su altri soggetti la sua incapacità politica nella gestione della cosa pubblica Se il primo cittadino mendica 40 milioni di euro, è il segno che le casse comunali sono vuote e che nessuna azione politica è stata messa in atto, in questi anni dalla giunta per incrementare le risorse. Come pensa di tirare avanti la carretta questa amministrazione?”. La Fp Cgil, così come la Cisl, si dice non disposta a tollerare alcun ritardo nel pagamento degli stipendi ai pubblici dipendenti e chiede anzi di dare corso al pagamento del salario accessorio 2011. Se dovesse corrispondere al vero, la notizia dello sforamento del patto di stabilità per l’anno appena concluso – continua la Crocè – sindaco dovrà assumersi fino in fondo la responsabilità della mancata stabilizzazione dei precari che ormai da 25 anni prestano servizio presso il Comune di Messina. La Fp Cgil è pronta a reagire in assenza di confronto mobiliteremo tutti i lavoratori”.

Altrettanto in allerta, pur se motivi diversi, rispetto alla situazione economica finanziaria del Comune, i consiglieri comunali. Dopo il caso dello “strappo” (vedi correlato) consumatosi in commissione bilancio, dove il consigliere dell’Mpa Sebastiano Tamà, a causa del rifiuto del Pd, ha letteralmente stracciato il foglio che tutti i consiglieri erano stati invitati a sottoscrivere per chiedere la convocazione di un consiglio straordinario sulla questione economico finanziaria di palazzo Zanca, è proprio il Pd a farsi avanti. Come preannunciato dal capogruppo Felice Calabrò, infatti, il gruppo di opposizione ha redatto un documento “di partito”, di ugual tenore, in cui si chiede, appunto, alla luce della scadenza imposta dalla Corte dei Conti e per via del rischio sforamento patto di stabilità, di convocare una seduta straordinaria del civico consesso in cui analizzare le varie problematiche. Il Partito democratico ritiene però altrettanto indifferibile “un confronto tra tutte le parti interessate, ovvero tra i componenti l’organo elettivo, l’amministrazione attiva e la dirigenza, questi ultimi (Giunta e Dirigenza) veri ed unici soggetti nella reale e concreta condizione di proporre e sottoporre al vaglio dell’assemblea i necessari correttivi”. Insomma, un bel consiglio allargato che permetta a tutti di fare chiarezza. Possibilmente entro fine febbraio. (ELENA DE PASQUALE)

8 commenti

  1. IL VERO SCANDALO E’ CHE I MESSINESI SCONOSCONO LE CIFRE UFFICIALI DEI BILANCI DEL COMUNE.
    NESSUN STRACCIO DI CONSIGLIERE COMUNALE O DI DIPENDENTE DEL COMUNE PASSA ALLA STAMPA I QUADRI RIASSUNTIVI DEI BILANCI DI PREVISIONE E DEI CONSUNTIVI. V E R G O G N A

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  2. ma allora perchè sperperare sold con la notte della cultura che ad andar bene costerà almeno 100.000 euro?

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  3. Salvatore Vernaci 15 Febbraio 2012 15:20

    La gestione Amministrativa degli Enti locali è mutata radicalmente. Ogni Organo Amministrativo deve fare la sua parte. Il Consiglio Comunale è l’Organo di indirizzo e di CONTROLLO del potere esecutivo. Fino ad oggi, il Consiglio non ha esercitato questo controllo, come avrebbe dovuto e, pertanto, è corresponsabile della situazione finanziaria deficitaria dell’Ente.
    Il D.Lgs 149/2011 ha previsto l’incandidabilità, per dieci anni, degli Amministratori che abbiano provocato danni alle Casse finanziarie del Comune.
    Se la Corte dei Conti rileva nella gestione amministrativa degli Enti locali comportamenti difformi alla sana gestione finanziaria, violazione degli obiettivi di finanza pubblica, irregolarità contabili o squilibri di bilancio, in grado di provocare il dissesto, viene imposto, dalla Corte dei Conti, al Consiglio un termine perentorio per adottare misure correttive. In caso di inottemperanza si provvede alla dichiarazione di dissesto finanziario, d’ufficio, dell’Ente.
    E’ il Comune che risponde delle situazioni debitorie delle Aziende municipalizzate e delle Società partecipate(Corte dei conti, sez. controllo Regione Lombardia–parere 20 settembre 2011, n. 479)
    Il Sindaco dovrebbe incaricare formalmente il Collegio di difesa del Comune (che non dovrebbe percepire nessun compenso fisso mensile, ma solo quello liquidato, in sentenze, dai Giudici, nelle cause) di effettuare un approfondimento su tutte le pratiche relative a debiti fuori bilancio e/o partite debitorie pregresse del Comune, delle Aziende e delle Società partecipate e verificare ed indicare eventuali azioni di rivalsa da intraprendere.-
    Gli Uffici finanziari dovrebbero verificare l’esistenza nei confronti dell’Ente di crediti liquidi ed esigibili di terzi, la loro legittimità, cui non possa validamente farsi fronte con le modalità di cui all’art.194 del D.Lgs. 267/2000 e dovrebbero accertare la capacità o incapacità del Comune all’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili. In caso di incapacità o impossibilità, si deve applicare la normativa di cui agli artt. 246 e 247 D.Lgs 267/2000

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  4. E’ I N A U D I T O, LA CITTA’ E’ SULL’ORLO DEL DISSESTO FINANZIARIO, CON GRAVISSIMI PROBLEMI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO, ASPETTA PER QUESTO L’APPROVAZIONE DELLA DELIBERA DI CORVAJA, E IL CONSIGLIO COMUNALE SI E’ RIUNITO MARTEDI SCORSO E SI RIUNIRA’ LUNEDI’ PROSSIMO, A DISTANZA DI UNA SETTIMANA. ECCO CHI DA L’ESEMPIO AI FANNULLONI DI PALAZZO ZANCA.

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  5. Ma nel 2007/2008 il Comune non è stato amministrato dal Commissario straordinario dr. Gaspare Sinatra il quale ha utilizzato, per tirare a campare, data la carenza di liquidità propria del’Ente, le anticipazioni di tesoreria? Ed ancora perché non ha replicato il dr. Gaspare Sinatra al giornalista Lucio d’Amico il quale gli chiese, pubblicamente, di fare chiarezza sui conti del Comune?. Ed infine dove è andato a finire il fondo di cassa detenuto presso la tesoreria comunale, Banco di Sicilia al 01/01/2000 pari a lire 67.077.817.750 (delibera 23/c del 17/10/2000?. Nel caso in cui fosse dichiarato lo “Stato di dissesto”, il dr. Gaspare Sinatra, a mia parere c’entrerebbe a pieno titolo

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  6. rossetti mariano 15 Febbraio 2012 18:38

    Egr. Dott. Vernaci, ex esperto di Comune e Provincia, quando era esperto alla Provincia non parlava così.
    Si ricorda quando gli esperti si volevano impadronire degli arretrati degli Ausiliari per farsi pagare le loro parcelle?
    Non sputi nel piatto dove ha mangiato per anni!!!!!

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  7. LA SITUAZIONE FALLIMENTARE DEL COMUNE DI MESSINA E’ CONCLAMATA CON DEBITI DELL’ENTE CHE AMMONTANO A SVARIATE CENTINAIA DI MILIONI DI EURO. SINDACO,ASSESSORI E DIRIGENTI COMUNALI DEVONO SPIEGARCI I MOTIVI DELLA MANCATA DICHIARAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO. Una domanda.Il Segretario comunale, nonchè Commissario dell’ATM ha dichiarato di essere “DISPERATO”. La dichiarazione mi preoccupa, forse pensa al XXXXXXX?

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  8. Buzzanca dimettiti! Ma cosa dovrà ancora succedere??? Deciditi: o fai il deputato o fai il sindaco o fai il medico!!! Messina non merita questo massacro!!!

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