Policlinico. Neonato morto, inchiesta della Procura

Policlinico. Neonato morto, inchiesta della Procura

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mercoledì 16 Novembre 2011 - 17:28

Lunedì il piccolo è nato con complicazioni respiratorie ed è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva neonatale della struttura ospedaliera di viale Gazzi. Qui è morto il giorno dopo. I genitori hanno presentato una denuncia. Disposta l’autopsia sul corpicino del piccolo.Le precisazioni di Pecoraro

È al momento contro ignoti l’inchiesta aperta dalla Procura di Messina sulla morte di un neonato avvenuta ieri nel reparto di terapia intensiva neonatale del Policlinico. Il bimbo era nato lunedì nel reparto di Ginecologia e Ostetricia della struttura ospedaliera universitaria e presentava complicazioni respiratorie che ne hanno reso necessario l’immediato trasferimento nel reparto di terapia intensiva neonatale. Qui gli è stata diagnosticata una grave e importante ernia diaframmatica e sono state predisposte tutte le misure necessarie per sottoporre il piccolo a intervento chirurgico Emntrato in sala operatoria alle 22,30 è uscito alle 2. Ma è morto.
I genitori, una giovane coppia di Terme Vigliatore, hanno presentato una denuncia perché vogliono capire se ci siano responsabilità per la morte del loro bambino. Intanto il sostituto procuratore Maria Pellegrino ha già disposto l’autopsia sul corpo del neonato.

Sulla vicenda del neonato deceduto presso l’Aou “G. Martino”, il direttore generale, dott. Giuseppe Pecoraio, ha voluto fare una precisazione che riportiamo di seguito : “Apprendiamo che è stata sequestrata ieri pomeriggio la cartella clinica di un neonato deceduto presso la nostra azienda. La madre era stata ricoverata presso il reparto di ostetricia e ginecologia domenica pomeriggio, per poi effettuare il lunedì mattina un parto cesareo programmato. Al momento della nascita il neonato ha presentato subito una grave insufficienza respiratoria; è stata effettuata una prima rianimazione ed è stato poi trasportato presso la Terapia Intensiva Neonatale, dove sono stati eseguiti tutti gli esami necessari per capire il tipo di patologia e l’approccio terapeutico necessario. Una volta diagnostica una grave e importante ernia diaframmatica sono state predisposte tutte le misure necessarie per sottoporre il piccolo a intervento chirurgico: alle 22,30 è entrato in sala operatoria ed è uscito poco dopo le 2,00. Nonostante l’operazione fosse riuscita dal punto di vista tecnico, la gravità della patologia di base e le condizioni di sofferenza già evidenziate alla nascita non hanno consentito il recupero delle funzioni vitali”.

Un commento

  1. Non intendo in alcun modo parlare su colpe o non colpe dei medici. Non sono medico e nemmeno magistrato.
    Un mio pensiero – tuttavia – lo voglio però esprimere.
    La medicina non è una scienza esatta come la matematica, per cui l’errore medico (si intende quello involontario) è sempre possibile. Pertanto se ogni volta che qualcosa va storto, fiocca una denunzia penale nei confronti del medico (o dei medici) interessato al problema, il medico non lavorerà più né sereno, né tranquillo. Conseguentemente il medico avrà più possibilità di commettere errori con aumento delle denunce. E’ un circolo vizioso che si avvità su se stesso e le anomalie alla fine, si scaricheranno sui poveri ammalati.
    Una riflessione credo sia d’obbligo.

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