Spadafora. Poche aule al liceo, gli studenti in piazza: “Qui possiamo studiare?”

Spadafora. Poche aule al liceo, gli studenti in piazza: “Qui possiamo studiare?”

Salvatore Di Trapani

Spadafora. Poche aule al liceo, gli studenti in piazza: “Qui possiamo studiare?”

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martedì 15 Settembre 2020 - 11:09

Una problematica esistente già da tempo, ora aggravata dalle norme di distanziamento per contrastare la diffusione del coronavirus.

Sono scesi in piazza Vittorio Emanuele III per protestare a causa dello scarso numero di aule, gli studenti del liceo scientifico G. Galilei di Spadafora. Al momento il liceo risulta carente di 9 aule.

Seduti di fronte al comune, muniti di maschera e a distanza di sicurezza l’uno dall’altro, ieri gli studenti hanno letto dei libri in segno di protesta. Oggi si raduneranno di nuovo in piazza.

“Possiamo fare lezione qui?”

Possiamo fare lezione qui?”. È questo uno dei messaggi presenti sugli striscioni esibiti dagli studenti, che oggi proseguiranno con la loro protesta supportati anche dal dirigente scolastico Giovanna De Francesco e da alcuni docenti

«Al momento stiamo svolgendo le lezioni seguendo dei turni -racconta Veronica Tripodo, rappresentante degli studenti- Per questo motivo, la nostra protesta non ha causato alcuna interruzione delle lezioni. Ci siamo riuniti in piazza rispettando i turni per usufruire delle aule, chi protestava in quel momento non aveva lezione».

Una protesta intelligente, dunque, che non ha fatto perdere agli studenti importanti ore di studio. Un gesto che denota grande maturità.

Chiesto un tavolo tecnico

«Da tempo -spiega la dirigente scolastica- chiediamo di poter tornare ad utilizzare i locali del G. Gabelli, inizialmente destinati al liceo. L’edificio, dopo essere stato ristrutturato, è stato assegnato diversamente. Al momento ci troviamo ad affrontare una situazione difficile, aggravata dalla necessità di rispettare le norme anti-covid e dunque il distanziamento tra gli studenti».

Ieri studenti e rappresentanti dei genitori hanno incontrato il sindaco, Tania Venuto, che ha richiesto un tavolo tecnico alla città metropolitana di Messina affinché si possa trovare una soluzione.

«Nonostante non sia nelle mie competenze andare a trovare soluzioni a scuole di competenza della città metropolitana -ha scritto sui social il sindaco- per venire incontro ai ragazzi, che giustamente rivendicano un diritto allo studio per carenza di aule dove poter svolgere le lezioni con sicurezza delle norme anti covid19, avevo già dato nei mesi scorsi disponibilità di alcuni locali (pianoterra A.Gabelli solo in orario antimeridiano, museo dell’argilla ed edificio Don Orione). Purtroppo il sopralluogo è stato fatto da parte della città metropolitana solo l’11 settembre».

Il sindaco Venuto ha quindi aggiunto: «Dei ragazzi con molta educazione e rispetto hanno protestato davanti la casa comunale e mi è stato chiesto di convocare un tavolo tecnico alla città metropolitana, così è già partita la richiesta al collega sindaco Cateno De luca».

Al momento presso il Gabelli sono ospitate le aule dell’Istituto Comprensivo, ma anche della Lute. L’edificio Don Orione, invece, necessita di essere ristrutturato prima di poter accogliere gli studenti. Sarà dunque necessario trovare una soluzione ottimale che permetta a tutti gli studenti spadaforesi di fare lezione in sicurezza.

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