Eternit, immondizia, scarti edili regnano sovrani lungo la strada, nei dintorni delle abitazioni e in un campetto di calcio
Oggi vi raccontiamo un’altra “faccia” di Bisconte, non quella del complesso “189 Alloggi” Iacp e dunque di politiche di risanamento o diritto alla casa, ma di ciò che vi sta intorno. Una situazione anch’essa simbolo del degrado cittadino, ennesima delle emergenze di Messina. Una discarica a cielo aperto che, forse per la posizione decentrata, sembra essere stata dimenticata: una realtà disastrosa quella che ci si trova davanti percorrendo la strada che corre lungo l’area di Bisconte.
Il minor “pericolo”, è rappresentato dai sacchetti di immondizia accatastati sul ciglio della strada: i fagotti di plastica stretti l’uno accanto all’altro attendono di essere raccolti e passare così a “miglior vita”: ogni giorno si aggiungono nuovi colorati amici, ora più pieni ora meno pieni, che al freddo e al gelo aspettano di essere portati via, per la serie anche loro insomma hanno diritto ad una “casa”. A rubar loro la scena ci pensano però anche gli scarti di materiale edile: mattoni rotti, arnesi abbandonati ed arrugginiti si confondono tra l’erba e la sterpaglia che contorna lo spazio circostante. E tuttavia, nonostante l’impegno profuso da immondizia e scarti edilizi per riuscire a scalare la vetta e raggiungere così il gradino più alto del podio nella classifica della vergogna, il primo posto non può che essere assegnato a “lui”, l’eternit. Non “ingombra” troppo, le lamiere in alcuni casi sono ordinatamente riposte l’una su l’altra, si spera anch’esse in attesa di essere portate via (e in questo caso sarebbe meglio accelerare i tempi), in altri invece si mimetizzano con il resto della “vegetazione”.
Percorrendo qualche metro, invece, la “partita” della vergogna entra nel vivo, proprio al centro di un campetto di calcio: a far capire che si tratta di un rettangolo da gioco, ci pensano le porte che si intravedono all’orizzonte con ancora qualche brandello di rete pendente. Tutto intorno la desolazione, a fare il tifo per chi ancora lì coraggiosamente, e forse anche con un pizzico di sana incoscienza, tira calci al pallone, il pubblico d’eccezione che vi abbiamo appena fatto conoscere: immondizia, erbacce ed eternit, supporters forse poco “rumorosi” ma sicuramente sempre presenti.
(reportage Dino Sturiale – cliccare su photogallery)