Decentramento. Rizzo (VI circ.): «Mettere in atto le dispozioni regionali»

Decentramento. Rizzo (VI circ.): «Mettere in atto le dispozioni regionali»

Decentramento. Rizzo (VI circ.): «Mettere in atto le dispozioni regionali»

martedì 19 Gennaio 2010 - 12:28

Il consigliere chiede l'attivazione del regolamento comunale, fino ad oggi rimasto sulla carta:«Solo così avrebbe senso mantenere in vita i quartieri»

Il consigliere del VI quartiere Carlo Rizzo ha inviato un’interpellanza al sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, al presidente della circoscrizione Enrico Ferrara e per conoscernza agli altri presidente delle cinque municipalità cittadine per sollecitare l’attivazione e l’operatività del regolamento comunale sul decentramento e mettere in atto le disposizioni della legge regionale. «Solo così si offre un valido motivo per mantenere le circoscrizioni in vita – afferma -, diversamente, prendetevi la responsabilità e decretatene la chiusura».

«I quartieri nel lontano 1982 sono stati istituiti e pensati come organismi di partecipazione con la nobile intenzione di decentrare i poteri, lanciando un messaggio ai cittadini di avvicinamento alle istituzioni e poter dare loro risposte immediate là nei territori più decentrati – continua Rizzo -. Dal 1998 al 2003 ai quartieri sono stati affidati, con contratto aperto, circa 90 milioni delle vecchie lire da impegnare per gli interventi prioritari, distaccando tecnici e personale atto all’espletamento delle funzioni tecniche e amministrativi. I nostri governanti comunali hanno pensato bene di migliorare tale periodo e con Il regolamento per il decentramento, esecutivo dal 23 marzo 2005 finalmente si dava ai quartieri la giusta funzione per cui sono nati, dando vita alle municipalità migliorando nettamente tutto il percorso precedente. Un particolare importante però: tutto è rimasto sulla carta, l’ alimentazione è mancata e le circoscrizioni sono in agonia».

Rizzo con un’interrogazione datata 24 novembre 2008, insieme ad altri 13 consiglieri di circoscrizione, aveva già posto il problema sulla mancata attuazione del regolamento. La stessa interrogazione faceva leva sulla legge regionale n° 22 del 16 novembre 2008, dichiarando inequivocabile all’art. 11, comma 1, punto 2, testualmente: “ la circoscrizione oltre alla gestione dei servizi di base e alle funzioni delegate dal comune, ha poteri in ordine a: servizi demografici; servizi sociali e di assistenza sociale; servizi scolastici ed educativi; attività e servizi culturali, sportivi e ricreativi in ambito circoscrizionali”. Il successivo comma 3, del citato articolo dispone che i comuni adeguano entro tre mesi dalla pubblicazione nella G.U.R.S (suppl. ord. N° 59 del 24-12-2008) i propri regolamenti e statuti.

Gli interrogativi sono diversi: «che motivi ha la regione a mantenere delle circoscrizioni che non funzionano? E in un comune che ha ignorato delle disposizioni espletate con legge? In un comune che con il passare degli anni ha addirittura depotenziato le circoscrizioni, svuotate di ogni minimo potere senza avere la benché minima possibilità di dare risposte alle esigenze del territorio e dei suoi cittadini? La questione, trattandosi di norme sulla competenza per materia di un organo collegiale, è di interesse pubblico e investe tutti i cittadini del comune di Messina. Loro per primi hanno capito che i quartieri così come sono concepiti sono inutili non credono più a questa istituzione e scavalcano continuamente cercando chi può dare loro risposte»

Da qui nasce anche la proposta al presidente e al consiglio della VI circoscrizione di deliberare affinché l’Amministrazione Comunale distacchi le risorse umane necessarie presso i quartieri. (ER)

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