Mili San Pietro e Mili San Marco. Due paesi strutturati diversamente, ma con gli stessi problemi

Mili San Pietro e Mili San Marco. Due paesi strutturati diversamente, ma con gli stessi problemi

Mili San Pietro e Mili San Marco. Due paesi strutturati diversamente, ma con gli stessi problemi

mercoledì 10 Marzo 2010 - 17:40

Aggrappato ad un dirupo il primo, e l’altro costruito dentro “a conca”

E’ normale che succedesse, rientra negli eventi naturali che da secoli investono gran parte dei villaggi messinesi. Paesi con tanta storia che raccontano anche di alluvioni, frane, smottamenti, fiumare ingrossate da far paura. Una storia fatta di paura che si tramanda grazie alle tremolanti parole degli anziani dei villaggi. Eppure contro questi eventi l’uomo può, ma solo con la prevenzione, evitando l’abusivismo, monitorando costantemente il territorio e l’evolversi storico dei fenomeni. Se non è successo niente è solo un miracolo, ma non sempre questi si avverano.

Mili San Pietro è tra i villaggi più antichi della zona sud e conserva uno dei capolavori di architettura più importanti della Sicilia, l’abbazia di basiliana Santa Maria che, guardacaso, sorge aggrappata ad una collina che si affaccia sulla fiumara. Come tutto il villaggio, formatosi proprio a ridosso del letto del fiume che scorre in una valle geomorfologicamente fragile, stretta ed angusta, tanto che spesso ha vissuto momenti di paura per modesti stati alluvionali.

Per raggiungere Mili San Pietro, il primo provvedimento messo in atto dalla Provincia ordinava la chiusura della S.P. 38 e consigliava agli abitanti di servirsi della Tipoldo-Mili San Pietro (sembra il nome di una superstrada) che nelle foto di questo contenuto potete ammirare per sicurezza. Gli abitanti del villaggio preferiscono passare dalla strada che costeggia il torrente e che comunque non può essere considerata alternativa valida alla strada provinciale per gli anni avvenire. Al momento la fiumare non è percorribile, la Sp.38 è chiusa, la Tipoldo-Mili San Pietro – colpita da un modesto movimento franoso – è stata da poco liberata ed è l’unica via di accesso al villaggio che, ormai è chiaro, alla prossima pioggia, sarà di nuovo isolato.

Mili San Marco invece sorge dentro una appianamento della vallata. Lo avete presente un piatto? E non per niente il paese viene soprannominato “a conca”. Quindi, anche se da un punto di vista geomorfologico diverso, corre presumibilmente maggiori rischi perché attorno vi è un terreno più fragile anche se meno ripido. Tutto quello che viene giù si ferma in prossimità del villaggio creando un tappo ai detriti che non può che ripercuotersi sulle abitazioni che sorgono a ridosso della fiumara. La piazza del paese più volte si è allagata ed il fango spesso passa per una visita. Un evento che, nota qualche residente con la pala in mano, avviene sempre più spesso e sembra sempre più un campanello di allarme per sordi. Mili San Marco è tra i villaggi che hanno subito i maggiori danni, insieme a Mili Marina, dove parte del tratto della Consolare Valeria che lo attraversa è chiusa per favorire i mezzi impegnati nel togliere i detriti.

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