Un progetto per far tornare a “vivere” l’ex-Caserma dei Carabinieri di Gesso

Un progetto per far tornare a “vivere” l’ex-Caserma dei Carabinieri di Gesso

Un progetto per far tornare a “vivere” l’ex-Caserma dei Carabinieri di Gesso

sabato 09 Gennaio 2010 - 09:40

L’idea presentata all’amministrazione provinciale prevede dal titolo “la caserma ritrovata”, mira a diventare un contenitore-divulgatore di valori e sapere sull’arte contadina dei peloritani

Domani alle 18:30 presso l’Oratorio del Carmine di Gesso, si terrà una conferenza stampa per illustrare i contenuti del progetto di utilizzo e fruizione dell’Ex caserma dei Carabinieri di Gesso, chiusa da oltre 12 anni e di proprietà della Provincia Regionale di Messina. Le associazioni Kiklos, Gesso la Perla dei Peloritani ed Eucalyptus, che hanno promosso questa conferenza, hanno presentato all’amministrazione provinciale un originale

progetto di recupero, fruizione e valorizzazione che mira a sottrarre dal degrado un’importante struttura sorta sulle mura dell’antico monastero brasiliano di S. Biagio, arricchendo così il territorio dei Peloritani di ulteriori spunti di interesse storico e culturale e di attrazione turistica.

Il progetto “la caserma ritrovata” vuole così essere un contenitore-divulgatore di valori, saperi e sapori dell’arte rurale e contadina dell’area dei Peloritani, del suo contesto geomorfologico e paesaggistico, dei mestieri e delle tradizioni. Il progetto prevede la creazione di laboratori didattici che spaziano dalla produzione e la conservazione di prodotti agricoli, alla riscoperta delle antiche ricette della tradizione permettendo così di tramandare modalità e metodi alle future generazioni.

Sono previste altresì delle sale tematiche dedicate ai giochi popolari e ai mestieri antichi, alla riscoperta delle “strade del gesso” e dei metodi di panificazione, ma anche una biblioteca ed una sala conferenze. Salvaguardare la memoria storica è inoltre uno degli obiettivi del progetto che prevede di tenere vivo il ricordo di personaggi illustri come Onofrio Gabriele illustre pittore ed Ettore Castronovo, pioniere della ricerca nella lotta contro i tumori. Uno spazio dedicato alla devozione ed alla ritualità raccoglierà testimonianze, immagini ed ex voto di Sant’Antonio Abate, Patrono di Gesso. Nell’occasione della conferenza stampa l’architetto Nino Principato interverrà con una nota storica sulle origini del culto di S. Antonio Abate e la sua diffusione in Sicilia.

Nei locali dell’Oratorio del Carmine di Gesso è attualmente allestita una mostra fotografica “S.Antonio Abate: tradizioni, ritualità e devozione attraverso le

immagini”. Il progetto ha già riscontrato il positivo interesse dell’amministrazione provinciale, sarà infatti presente alla conferenza l’On.le Nanni Ricevuto il quale ha attivato un pool di tecnici guidato dall’Architetto Gitto al fine studiare la fattibilità e la destinazione d’uso della struttura.

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