Il deputato dell’Ars chiede che l’assessorato regionale alla sanità velocizzi l’emissione del decreto che attesta la salubrità delle acque del bacino lacustre dove dal 1986 per motivi sanitari non viene più praticata la coltivazione dei mitili
Una richiesta ben precisa quella rivolta con un’interrogazione all’Assessorato regionale alla sanità da parte del vice-sindaco nonché deputato all’Ars Giovanni Ardizzone, in cui si chiede l’emissione del decreto di classificazione di salubrità delle acque del lago grande di Ganzirri. Ciò infatti secondo il rappresentante della giunta Buzzanca, rappresenterebbe la chiave necessaria ai fini della ripresa economica per il villaggio della zona nord: un ok sancirebbe infatti anche la ripresa delle attività di molluschicoltura.
Ardizzone ricorda che mentre sin dal 1995 le acque del lago piccolo di Torre Faro sono state classificate come acque di tipo A, quindi idonee alla coltivazione e stabulazione dei mitili, quelle del lago grande di Ganzirri dal 1986, per motivi sanitari, risultano precluse alla molluschicoltura. Secondo Ardizzone non vi sono più ragioni ostative all’emissione del nuovo decreto di classificazione, poiché si sono concluse tutte le procedure che accertano la salubrità delle acque; la Provincia regionale, infatti, già dal mese di luglio 2009, ha inviato la relativa documentazione all’assessorato alla sanità della Regione siciliana per l’emanazione del decreto.