-Troppe deiezioni di animali nei marciapiedi della città-

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sabato 14 Novembre 2009 - 15:24

Comportamenti vergognosi per un vivere civile. La denuncia del Consigliere Guanta

“Numerosissime segnalazioni di protesta da parte di cittadini esasperati giungono giornalmente alla IV Circoscrizione del Comune di Messina”, afferma il Consigliere Maurizio Guanta denunciando l’inciviltà imperante di ormai troppi possessori di animali domestici. “Dal momento che esiste un regolamento che obbliga i proprietari dei cani a portare con sé paletta e sacchetto (e usarli!), non sarebbe opportuno iniziare ad emettere meritate e salatissime multe a questi signori?”

Il problema è sempre più presente tanto in periferia quanto in centro città e Guanta invoca maggior rispetto, anzi inflessibilità, relativamente alle Ordinanze vigenti per i possessori di animali domestici.

“Amiamo gli animali”, continua il Consigliere, “ma è giusto amare anche il prossimo nel rispetto delle regole. Non tutti i possessori di cani si comportano in maniera incivile – è chiaro – ma non capisco come facciano talune persone a non sentirsi a disagio nel portare i cani a fare i bisogni per le strade”.

Il regolamento comunale in materia stabilisce chiaramente come tali escrementi vadano raccolti e come i conduttori degli animali debbano “essere muniti ed avere immediatamente disponibili al proprio seguito sacchetti di plastica, con o senza paletta, o altra attrezzatura, possibilmente di materiale plastico impermeabile, destinata all’igienica raccolta, asportazione ed al conferimento delle deiezioni animali negli appositi contenitori di rifiuti, da esibire per qualsiasi controllo degli incaricati alla vigilanza”.

In caso di infrazione sono previste sanzioni amministrative da 25 a 230 euro. Basterà qualche multa ad arginare l’inciviltà? “Nutro molti dubbi al riguardo”, conclude Guanta, “ma perché non proporre da parte dell’Amministrazione Comunale e dal Provveditorato agli studi una campagna di sensibilizzazione a tal proposito? Che siano i ragazzi a coinvolgere i propri genitori, adeguandosi nel rispetto della collettività così come già avviene in molte città d’Italia”.

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