Processo "Oro Grigio", esulta il Wwf: "Scongiurato il pericolo idrogeologico"

Processo “Oro Grigio”, esulta il Wwf: “Scongiurato il pericolo idrogeologico”

Processo “Oro Grigio”, esulta il Wwf: “Scongiurato il pericolo idrogeologico”

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sabato 21 Luglio 2012 - 09:46

Sette condanne, un’assoluzione e tre prescrizioni sulla speculazione edilizia al complesso Green Park di Torrente Trapani. Parecchie le provvisionali disposte dai giudici che gli imputati ed il Comune di Messina dovranno pagare alle parti lese, tra cui il WWF, che si era costituito parte civile nel processo

“La giustizia ha avuto il suo corso e la magistratura ha bloccato la realizzazione di un intervento devastante e distruttivo su di un’area naturalistica di valenza internazionale. Ora la proprietà dell’area è passata al Comune di Messina, il quale è stato condannato a pagare delle previsionali anche a favore del WWF. Siamo disposti a discuterne con l’amministrazione per valutare come finalizzarle alla conservazione dell’area.” E’ il pensiero del Presidente di WWF Italia, Stefano Leoni, a seguito della sentenza sul processo “Oro Grigio”.

“E’ importante aver ottenuto con la sentenza l’accertamento del reato e la confisca del cantiere e del terreno, ottimi deterrenti per fermare speculazioni future. In questo modo in quel terreno non si potrà più realizzare una speculazione edilizia che avrebbe portato tra l’altro enormi problemi idrogeologici e ambientali. Siamo quindi molto soddisfatti e ringraziamo tutti quelli che hanno reso possibile questo risultato” ha dichiarato Arianna Notarianni l’avvocato che per conto del WWF Italia ha seguito il processo.
Processo che si è concluso con sette condanne, un’assoluzione e tre prescrizioni sulla speculazione edilizia al complesso Green Park di Torrente Trapani. Parecchie le provvisionali disposte dai giudici che gli imputati ed il Comune di Messina dovranno pagare alle parti lese, tra cui il WWF, che si era costituito parte civile nel processo.

“Già dal 2006 – prosegue il WWF – ci siamo interessati per la tutela della zona vincolata come Zona a protezione Speciale ZPS, sollecitando le amministrazioni al rispetto delle norme ma, in violazione alla normativa urbanistica, venivano concesse ugualmente le autorizzazioni edilizie, contro lo strumento urbanistico del Piano regolatore cittadino permettendo grandissime speculazioni edilizie.
Il terreno su cui si è sviluppato il progetto Green Park era identificato come terreno agricolo con un indice di edificabilità molto basso, invece è stata rilasciata una concessione edilizia per la costruzione di 200 appartamenti con una stima di ben 30 miliardi di lire di utile.
Grazie a una perizia richiesta dal WWF, l’associazione ha potuto sostenere le ragioni dell’accusa confermate dalla sentenza”.

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