Il giocatore vincitore sia del trofeo Città di Messina che del Mini Mundial. Soddisfatto del successo della manifestazione il presidente della FI.BIS Roberto Minutella: -Messina Caput Mundi-
“Messina caput mundi”. Per una volta si può affermare con assoluta certezza. Anche perchè a dirlo non è un messinese, bensì un palermitano e precisamente Roberto Minutella, presidente regionale della F.I.BI.S che ha elogiato l’organizzazione del circolo “Vittorio Emanuele” di Via Citarella, per la manifestazione, senza alcun precedente, organizzata nella città dello Stretto: “Mi piace sottolineare -ha detto Minutella- che all’interno del Trofeo città di Messina, manifestazione che ha avuto un enorme successo di partecipanti e di pubblico, si è tenuto un torneo chiamato minimundial. A Messina sono arrivati sette campioni del mondo e si sono affrontati senza esclusioni di tiri. Che io ricordi questa è una manifestazione che non ha precedenti né in Sicilia né in Italia, tantomeno all’estero”.
Il presidente Minutella ha ricordato che la Regione Sicilia occupa un ruolo prestigioso nel panorama del biliardo nazionale. Il livello, negli ultimi anni, si è innalzato parecchio nell’isola che vanta due professionisti, tra i 24 presenti in Italia, e due giocatori che fanno parte della nazionale azzurra.
E Messina si sta ritagliando un importante ruolo, senza essere seconda a nessuno. Un avvenimento come quello organizzato dal patron Salvatore Naccari e da Dante Vescovini, sicuramente sarà ricordato a lungo da tutti gli appassionati del settore e dagli atleti che hanno vissuto 12 giorni di sport ad altissimo livello, sempre all’insegna della massima lealtà.
Gli atleti si stringono la mano e si abbracciano all’inizio ed alla fine di ogni incontro. Il pubblico applaude sia i beniamini di casa, che gli indiscussi campioni provenienti da altre regioni. Una lezione di civiltà sportiva che altre discipline dovrebbero prendere ad esempio. Il tutto in un contesto conviviale dove la fa da padrona la sfida e non il denaro.
E durante le magnifiche dodici giornate del torneo, le sorprese non sono mancate. Diversi campioni del mondo sono stati sconfitti da atleti che, sulla carta, erano meno favoriti. Ma la voglia di vincere e le motivazioni erano talmente tante, che hanno messo da parte l’emozione di trovarsi al cospetto di veri e propri “monumenti” del biliardo, riuscendo a compiere delle vere imprese.
Alla fine il vero “eroe” è stato Michelangelo Aniello. Il campione pugliese ha compiuto una vera impresa, riuscendo ad aggiudicarsi sia il mini mundial, sia il trofeo Città di Messina, eliminando campioni del calibrò di Martinelli e Cifalà. Ed in uno sport dove si gioca ad eliminazione diretta, vuol dire non aver perso alcun incontro in 12 giorni.
E’ interessante sottolineare il clima che si è respirato all’interno del circolo durante tutto il torneo. Faceva tenerezza vedere un campione del calibro di Aniello, coccolare i suoi due bimbi che, insieme alla moglie, ha voluto che lo seguissero per questa avventura messinese. “e’ la prima volta che vengo in Sicilia -ha detto Aniello- e questa terra, oltre ad accogliermi con affetto e calore, mi ha portato fortuna. Sono qui con la mia famiglia al seguito, perchè mia moglie e i miei figli mi trasmettono tanta carica”.
Una citazione importantissima, infine, la merita Giuseppe Nicotina. Nativo di Priolo, ma residente a S. Teresa di Riva da parecchi anni, socio del circolo Vittorio Emanuele e beniamino del pubblico di casa. Nicotina ha compiuto l’impresa di vincere contro detentori del titolo mondiale del calibro di Crocifisso Maggio, Andrea Quarta e Salvatore Mannone, ed arrivare in finale, dove ha ceduto il passo a Michelangelo Aniello solo all’ultimo tiro della terza partita.
