Le peloritane chiamate ad affrontare l’ostica sfida contro le giocatrici del Salerno
Trasferta dal pronostico quasi chiuso per l’Handball Club Messana che sul campo delle campionesse in carica del Salerno proverà a mettere in crisi la -corazzata- del presidente Pisapia. Il sofferto doppio successo ottenuto contro Teramo e Vigasio ha portato tanto entusiasmo in casa peloritana con la più giovane delle formazioni della serie A1 femminile chiamata a difendere a denti stretti l’attuale quarto posto che rappresenterebbe veramente un risultato di assoluto prestigio.
Un campionato diviso in due tronconi con Sassari, Teramo e Salerno che a due turni dalla conclusione della prima fase sono matematicamente ai primi tre posti della classifica, mentre per la quarta piazza sarà bagarre fino alla fine con Messana, Nuoro e Vigasio nelle condizioni di poter centrare il piazzamento. Saranno proprio le due ultime giornate a decretare la griglia di partenza nella terza e decisiva fase del torneo di serie A1. Secondo regolamento le prime tre classificate avranno la possibilità di giocare tre gare in casa e due in trasferta; mentre quarta, quinta e sesta in graduatoria giocheranno tre gare in trasferta e solo due davanti al pubblico amico. Ma torniamo alla gara di sabato sera al pala Palumbo di Salerno (fischio d’inizio fissato per le ore 18.30) con il team allenato da Salvo Cardaci che cercherà di dare continuità al gioco espresso e ai risultati positivi ottenuti in questa prima parte di stagione.
Una squadra, quella siciliana, totalmente rivoluzionata rispetto alla passata stagione che ha visto le partenze di giocatrici del calibro di Miladinovic (ex di lusso), Styepanov approdata nel massimo campionato romeno, della tunisina Keims per non parlare di Albertini (ceduta al Sassari), della veterana Giusy Interdonato (in forza al Badolato in serie A2) e poi l’ex azzurra Giallongo e l’esperta La Versa che hanno smesso di giocare. Partenze che in piena estate avrebbero scoraggiato qualsiasi dirigenza ed invece il sodalizio del presidente Spadaro in sintonia con lo staff tecnico guidato dal prof. Cardaci ha cambiato decisamente rotta affidandosi alle promesse del vivaio messinese (Luciano, Triolo, Prisa, Smedile, Sanò e La Malfa) e ad un gruppo di giovani atlete come Simona Romano, Francesca Franco, Alice Piffer, la serba Nevena Gojkovic e l’ultima arrivata Sofia Cherone.
A fare da -chiocce- alle debuttanti in A1 la riconfermata Ljubica Ceklic (classe 1983) e i due nuovi acquisti Kovacevic e Cavenaghi. -A Salerno ci aspetta una gara difficile in un ambiente molto caldo – dice il portiere Maria Grazia Interdonato – una squadra costruita per rivincere lo scudetto che, dopo l’inizio di stagione complicato per via di diversi infortuni, si è rimessa subito in carreggiata. Per quel che ci riguarda, invece, conosciamo bene la forza delle avversarie e proveremo con il nostro gioco a metterle in difficoltà, così come abbiamo fatto nel match d’andata-.
All’insegna della sportività, il commento del direttore sportivo messinese Giovanni Luciano che evidenzia: -Salerno ha in organico ben cinque azzurre come Federspiller, Ettaqui, Pavlik, Avram e l’ultima arrivata Pustner e una batteria di straniere di qualità come la nazionale macedone Cvrenkoska, il pivot della Lituania Vujunite, l’argentina Bordon e la serba (oramai con passaporto italiano) Miladinovic e quindi con questi nomi in squadra è chiaro che il gap tecnico con le nostre giovani appare veramente notevole.
Ma proprio per questa ragione le nostre ragazze sono sicuro che vorranno dimostrare in campo di poter giocare una buona pallamano e di non voler essere la vittima predestinata. Sarà certamente una gara corretta e per noi l’obiettivo minimo è quello di non sfigurare-.
Sul fronte formazione, infine, nessuna novità rispetto alle gare degli ultimi due turni con mister Cardaci orientato a dar fiducia al -sette- che ha ben figurato (vincendo poi alla lotteria dei rigori) contro la capolista Teramo e il quotato Vigasio. Arbitreranno l’incontro una delle coppie più esperte del panorama nazionale, ovvero i signori Boscia e Pietraforte.
