26 pari al PalaSanFilippo. Domenica 14 si “vola” a Cassano Magnago
Un pareggio giunto al termine di una gara vibrante, ma sostanzialmente corretta e ben diretta dal duo Cosenza-Schiavone. Un punticino che nella sostanza tiene in corsa entrambe le formazioni che in questi play-out cercano di ottenere quanti più punti possibili per partire in una posizione migliore negli spareggi per mantenere la massima serie nazionale. Un 26 a 26 che obiettivamente sa quasi di vittoria per le siciliane che si sono presentate all’appuntamento contro la formazione emiliana con addirittura quattro assenze pesantissime.
Alle note defezioni per infortunio di Natasa Miladinovic e Valentina La Versa, infatti, si sono aggiunte anche quelle di Valentina Giallongo e dell’italo argentina Cinzia Albertini che ha scontato l’ultimo turno di squalifica. Come dire, insomma, che le messinesi hanno compiuto l’ennesimo “miracolo” stagionale contro il team di Manfredini che ha dimostrato di aver smaltito i postumi di un girone di andata disastroso e nel girone di ritorno è stato capace di diversi exploit avendo inflitto il primo stop stagionale nientemeno che alla capolista Salerno, impattato a Sassari ed aver estromesso definitivamente Bancole dalla lotta per i play-off scudetto. Nonostante ciò la Messana guidata da mister Cardaci ha stretto i denti, mandato in campo da titolare una giovanissima della squadra di serie A2 (Denise Sciurba) e dando minutaggio importante ad un’altra giocatrice promettente del vivaio messinese Santina Sanò.
Primi trenta minuti veramente convincenti da parte di Interdonato, Ceklic, Velika e compagne brave a condurre per tutto il parziale chiuso meritatamente in vantaggio di tre lunghezze (13 a 10 il parziale).
Nel secondo tempo il vantaggio arriva anche a + 4, ma proprio nel momento di maggiore difficoltà delle ospiti è salita in cattedra una stratosferica Maja Lojpur (pivot di nazionalità serba) diventata praticamente immarcabile e per la prima volta nel match al 48’ Ferrara si ritrova in vantaggio (20-21). Un calo fisico notevole da parte delle siciliane, unite alle precarie condizioni di alcune giocatrici che in settimana hanno accusato guai muscolari, che di fatto ha permesso a Takacs, Benincasa, Soglietti, Porini e compagne di rientrare prepotentemente in partita e solamente la splendida prestazione del portiere messinese Maria Grazia Interdonato non ha permesso alle ospiti di prendere il largo. I “soliti” tre tiri dai sette metri falliti e diversi interventi di spessore da parte dei due portieri ospiti (Sabrina Porini e Roberta Giudice) sembravano aver schiuso le porte alla vittoria da parte delle emiliane che al 28’30” conducono per 26 a 24.
Quando tutto lascia presagire all’immeritata sconfitta della Messana, invece, ecco arrivare l’ennesima dimostrazione del CUORE e della forza di questo gruppo. Time out chiesto dal prof. Cardaci che riorganizza l’attacco entrato in fibrillazione e detta un cambio di difesa. Operazione aggancio riuscita con un parziale di 2 a 0 (reti di Keims e Styepanov) che suggellano il definitivo e meritatissimo pari.
“Ad un certo punto della partita – dice il presidente della Messana Filippo Spadaro – nemmeno io credevo più al recupero delle ragazze che in condizioni d’assoluta emergenza hanno saputo trovare lo stesso l’energia che ci tiene ancora in piena corsa per il quinto posto. Domenica prossima giochiamo a Cassano recuperando finalmente una delle nostre atlete più esperte (Albertini rientra dopo lo stop inflitto dal giudice sportivo ndr.) e sabato 20 marzo chiudiamo questa fase con lo scontro diretto casalingo contro il Bancole. Due vittorie che sono alla nostra portata e che potrebbero regalarci quello che sul campo e per tutta la stagione abbiamo dimostrato di meritare”.
